(ASI) Roma - "Prendiamo atto che un accordo è stato raggiunto, con tutti i soggetti coinvolti, e siamo soddisfatti, perché oggi si è deciso di non chiudere l’Ilva. Abbiamo già detto che l’Ilva è un assett strategico per il paese. Sia per il territorio che per l’industria italiana.Apprezziamo l’accordo e auspichiamo che venga rispettato e portato a termine, mantenendo saldi alcuni paletti.In primis si deve arrivare alla decarbonizzazione.
Per rispetto degli abitanti di quel territorio e dell’industria. In secondo luogo che ci siano investitori del settore capaci di un rilancio vero e competitivo, sia a livello nazionale che internazionale.Il terzo elemento è che – nell’ambito della soluzione per la decarbonizzazione - ci sia il giusto e fondamentale rilievo per gli impianti DRI per l’alimentazione dei nuovi forni elettrici, che è un’esigenza assoluta per l’industria nazionale e per l’autonomia strategica del paese.Voglio concludere sottolineando un ultimo aspetto cruciale, che è quello dell’indotto e dei livelli occupazionali. E’ importante che in tutto il processo di rilancio si tengano nella dovuta considerazione le molte piccole aziende e i fornitori che sono legati all’Ilva e al suo futuro, così come le migliaia di lavoratori coinvolti in questa vicenda". Così ha dichiarato il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, a seguito dell'incontro al Mimit con il Ministro Urso.


