(ASI) L’Istat ha recentemente pubblicato l'Annuario statistico "Commercio estero e attività internazionali delle imprese", frutto della collaborazione tra l'Istat e l'ICE. L’Annuario fornisce un quadro aggiornato sull'interscambio di merci e servizi, gli investimenti diretti esteri e le attività delle imprese italiane.
Questa venticinquesima edizione si arricchisce di un approfondimento sulle imprese esportatrici con certificazione accreditata per i sistemi di gestione. I dati integrati da diverse fonti permettono di comprendere meglio il ruolo delle imprese italiane nel commercio internazionale e nell'export.
Il commercio estero nel 2022 ha registrato un aumento significativo, con il commercio mondiale di beni cresciuto dell'11,5% rispetto all'anno precedente. Questo è stato principalmente dovuto a un forte aumento dei prezzi medi delle merci (+9,5%) e a un modesto incremento dei volumi scambiati (+2,3%).
Per quanto riguarda l'Italia, nel 2022 si è verificato un aumento considerevole del valore delle merci esportate (+20,0%), ma le importazioni sono aumentate in misura ancora maggiore (+36,4%), portando a un deficit nella bilancia commerciale di -30,7 miliardi di euro. Questo è stato influenzato principalmente dal forte aumento dei prezzi dei prodotti energetici, specialmente del gas naturale, a causa del conflitto in Ucraina.
L'Italia ha visto una leggera riduzione della sua quota di mercato sulle esportazioni mondiali di merci, soprattutto verso alcune aree geografiche come l'Africa, l'Unione Europea e l'Asia Centrale, mentre ha registrato incrementi nelle esportazioni verso l'Africa Settentrionale e l'America Settentrionale.
Nel 2022, l'Italia ha visto un aumento significativo dei flussi di servizi con l'estero, mentre gli investimenti diretti esteri sono diminuiti del 12,4%.
Analizzando gli operatori economici coinvolti nel commercio estero, si nota che ci sono molti piccoli esportatori con fatturati limitati, ma la maggior parte del valore delle esportazioni è generata da un gruppo relativamente piccolo di grandi operatori.
Il settore dei macchinari e apparecchi non classificati altrove è quello con il maggior numero di operatori esportatori. Le principali destinazioni delle esportazioni italiane sono la Svizzera, gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Germania.
Infine, si osserva che le imprese esportatrici certificate sotto accreditamento hanno una maggiore produttività e contribuiscono in misura significativa all'export italiano.
Il report ha dunque confermato che il commercio estero, nel 2022, ha mostrato una crescita sostanziale e che l’Italia, nonostante il deficit nella bilancia commerciale, ha mantenuto una posizione significativa nei mercati internazionali, con alcuni settori chiave che guidano le esportazioni.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia