(ASI) L’Istat ha pubblicato recentemente i dati provvisori dell’occupazione e della disoccupazione del mese di ottobre 2022. Rispetto al mese precedente, gli occupati sono cresciuti e i disoccupati e gli inattivi diminuiti: l’occupazione (+0,4%, pari a +82mila) aumenta sia per uomini che per donne e anche per gli ultra cinquantenni, mentre diminuisce per le restanti classi di età, per i lavoratori autonomi e i dipendenti a termine.
In generale il tasso di occupazione è salito al 60,5% (valore record dal 1977, primo anno della serie storica) e il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8% e quello giovanile al 23,9%: il numero di persone in cerca di lavoro è calato tra i maschi e in tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni.
La maggior parte delle persone inattive coinvolge donne, 25-34enni e chi ha più di 50 anni.
Confrontando il periodo precedente, il trimestre agosto-ottobre 2022 con quello precedente (maggio-luglio), ha registrato una sostanziale stabilità del numero di occupati, stabilità associata alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro e alla crescita degli inattivi.
Rispetto all’anno precedente, il numero di occupati a ottobre 2022 fortunatamente supera quello di ottobre 2021 del 2,2% (+496mila unità). L’aumento ha coinvolto entrambi i sessi e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa.
Curioso vedere come, rispetto a ottobre 2021, è diminuito il numero di persone in cerca di lavoro e anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni.
A sostegno della situazione occupazionale ottimale è anche in aumento l’indice del clima di fiducia dei consumatori di Novembre 2022 (da 90,1 a 98,1) e anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 104,7 a 106,4).
Anche il clima economico e il clima futuro registrano le variazioni più accentuate (rispettivamente da 77,6 a 95,2 e da 88,8 a 102,8) mentre il clima personale e quello corrente aumentano in modo più contenuto (nell’ordine da 94,3 a 99,0 e da 91,0 a 94,9).
Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i comparti ad eccezione delle costruzioni dove l’indice diminuisce da 157,5 a 151,9.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia
Fonte: Istat