(ASI) Il 25 aprile 2022, nella Repubblica Srpska, entità della Bosnia ed Erzegovina, nella località sciistica di Jahorina, è stato aperto un forum economico internazionale sulla strategia di sviluppo economico, le sue reazioni alle sfide del nostro tempo e ai problemi della democrazia nei Paesi del continente europeo. Il forum è stato aperto dal membro serbo della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina, Milorad Dodik, che ha parlato di importanti cambiamenti sulla mappa geopolitica del mondo, in cui gli Stati Uniti stanno rapidamente perdendo il controllo del corso unipolare.
Nell'ambito del forum, il 26 aprile, si è tenuto un panel di discussione sull'argomento “DEMOCRAZIA IN EUROPA: il prezzo della libera scelta e la cancel culture”, a cui hanno partecipato esperti, politici, politologi provenienti da Italia, Austria e Germania.
Alla discussione sulla libertà di parola e sul diritto d’opinione hanno preso parte le seguenti personalità, Olga Peterson, membro del Parlamento di Amburgo (Germania), Fabrizio Bertot, ex Parlamentare europeo (Italia), Antonio Razzi, ex Senatore italiano, Frank Creyelman, membro onorario del Parlamento di Flandria (Belgio), Alessandro Bertoldi, Direttore Esecutivo del Friedman Institute, Stefano Valdegamberi, Consigliere Regionale del Veneto, Johann Gudenus, consulente politico ed economico per i Paesi balcanici e della CSI, Ex vicesindaco di Vienna. Ha moderato il prof. Dott. Srdja Trifkovic, del Chronicles Magazine (USA).
Fabrizio Bertot, ha affermato che l'Italia ha bisogno di lavorare più a stretto contatto con il membro serbo della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina, Milorad Dodik. “Ho l'impressione più positiva di questa politica. Insieme ai nostri colleghi del Consiglio regionale Veneto, invieremo al Sig. Dodik un invito a visitare le nostre regioni per uno scambio di esperienze e prospettive", ha concluso l’ex parlamentare italiano.
Alessandro Bertoldi, ritiene che l'Europa dovrebbe essere più comprensiva della Republika Srpska e delle sue aspirazioni: “Credo che la personalità di Milorad Dodik sia molto importante per l'intera Europa e per la regione. Dobbiamo unirci per mantenere la pace e la stabilità", ha affermato il politologo.
Johann Gudenus, ha raccontato dei legami personali con il membro serbo della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina: “Mia moglie è di Banja Luka, ci siamo sposati nella chiesa di S. Savva e Milorad Dodik erano al nostro matrimonio. È il custode della tradizione serba, delle relazioni serbe con la Russia, la speranza per la Republika Srpska", ha affermato l'ex vice sindaco di Vienna.
Frank Kreyelman, ritiene che la Republika Srpska sotto la guida di Milorad Dodik abbia da tempo "superato" i confini dell'entità della Bosnia Erzegovina. “Proprio come le popolazioni del Donbass e della Crimea hanno tutto il diritto di scegliere con chi vogliono vivere, così le persone della Republika Srpska hanno il diritto di decidere se vogliono vivere in modo indipendente o tornare sotto l'ala della Serbia. Milorad Dodik è un leader politico abbastanza forte per attuarlo", ha sottolineato il senatore belga.
Come hanno convenuto gli esperti, la Republika Srpska rimane un’isola felice di pace e libertà in Europa e il suo leader, il membro serbo della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina, Milorad Dodik, è un leader patriottico moderno, libero e indipendente in Europa che garantisce stabilità regionale. Secondo i relatori europei, Milorad Dodik è un esempio per la leadership dei Paesi europei e della regione nella difesa coerente degli interessi nazionali dei serbi di Bosnia ed Erzegovina, mentre spesso non si può dire lo stesso di molti leader dell'Unione europea che risultano più concentrati a sostenere la posizione degli Stati Uniti rispetto agli interessi dei propri cittadini, specialmente quando le condizioni politiche sono turbolente.