(ASI) "Le fiere sono la ripartenza”, questo una sorta di mantra che da un capo all'altro dello ‘stivale’ tiene unite le filiere d'eccellenza del Made in Italy. A guidare questo esercito di brand il settore orafo e dei preziosi, vero fiore all'occhiello del sistema Italia nel Mondo insieme alla moda a cui è legato indissolubilmente.
“E se di mantra non si vive, si prospera però con la possibilità, in sicurezza, di poter esporre e tornare a far sognare il mondo intero con con i prodotti del Made in Italy - esordisce Romualdo Pettorino, responsabile del settore orafo di CNA Campania - un ‘know how’ interamente dedicato all'eccellenza, con ciò che di più prezioso esiste nel sistema produttivo: lo stile”. Il noto imprenditore e gemmologo di fama internazionale ha poi continuato: “Come CNA siamo pienamente in sintonia con quanto emerso al primo summit del gioiello ad Arezzo e, a dirla tutta, sono stato uno dei primi a sostenere che il Sistema Italia rafforza il suo valore sul mercato globale puntando sul branding, ma non solo, anche e soprattutto attraverso quelle sinergie di filiera che innescano la massima espressione di eccellenza come ad esempio il brand del lusso che nasce dall'unione di più filiere”. Pettorino, che tra le altre cose è consigliere dell’Associazione di categoria OroItaly, ha poi concluso: “Le prossime fiere, Covid permettendo, si preannunciano da tutto esaurito; l’export è ripartito con il vento in poppa, le aziende hanno ripreso a lavorare, domanda e offerta hanno ripreso ad incontrarsi fisicamente in attesa dei grandi eventi fieristici, ma ciò che manca in maniera plateale, sono le certezze. Siamo un po, come si suol dire, facendo i conti senza l’oste, in attesa che tutto quello che si programma poi sarà realmente realizzato. Il 2022 può essere realmente l’ ‘Annus mirabilis’ ma non dipende solo da noi imprese, ma anche dalle scelte coraggiose che il governo italiano riuscirà a compiere riconoscendo il ruolo strategico del Made in Italy nel Sistema produttivo mondiale. In questo noi di CNA siamo disponibili a collaborare finché si inneschino i meccanismi giusti che permettano alle nostre imprese di decollare”.