(ASI) Iniziato Venerdì 3 Settembre a Villa d’Este di Cernobbio, oggi si concluderà la quarantasettesima edizione dell’annuale Forum Ambrosetti: “Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive”.
Organizzato dallo studio The European House- Ambrosetti, il forum vede presenti 200 top manager, amministratori delegati, presidenti, economisti di tutto il mondo per discutere dello scenario economico e geo-politico mondiale, europeo e italiano.
Il Forum Ambrosetti risale al 1965 e prende il nome dal suo fondatore Alfredo Ambrosetti, ideatore di uno dei primi studi di consulenza aziendale in Italia: lo Studio Ambrosetti, poi divenuto The European House – Ambrosetti. Nato a beneficio dei professionisti del management dei maggiori gruppi imprenditoriali mondiali, oggi “è un gruppo professionale di circa 280 professionisti” cresciuto negli anni in modo significativo. Gli incontri internazionali di questi giorni si sono sviluppati attraverso la discussione di tematiche globali con un taglio prevalentemente economico scientifico e tecnologico, concentrandosi poi sull’attuale situazione in Europa e dedicando la giornata di oggi interamente all’ “Agenda per l’Italia”. Tra gli argomenti principali si vedono: le sfide globali del futuro e gli impatti dell’economia; le società del futuro e i nuovi equilibri tra governi cittadini e imprese; il quadro economico post Covid-19 e gli impatti della digitalizzazione; il ruolo della scienza e della tecnologia per affrontare le sfide del futuro. Ospite d’onore è stato Vladimir Putin da remoto, che con il suo saluto ha dato via alla prima giornata dedicata ai temi internazionali. Alcuni tra gli ospiti fisicamente presenti sono stati invece: Stefano Pontecorvo, l’ambasciatore italiano in Afghanistan e coordinatore dei rientri; il presidente della Repubblica Sergio Mattarella; i ministri del governo Draghi Patrizio Bianchi, Renato Brunetta, Marta Cartabia, Roberto Cingolani, Vittorio Colao.
Valeria Doddo per Agenzia Stampa Italia
Fonte foto: RaminusFalcon, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons