(ASI) Sono stati appena pubblicati i dati Istat sui prezzi nel mese di giugno: i prezzi dei prodotti di largo consumo (generi alimentari e beni per la cura della casa e della persona quindi il cosiddetto carrello della spesa) subiscono una impercettibile flessione, passando dal +0,3% al +0,2%.
Il tasso di inflazione è stato rivisto al ribasso allo 0,7% rispetto alla stima preliminare del +0,8%. A tale proposito l’Istituto di Statistica precisa che risulta determinante l'inversione di tendenza dei prezzi dei beni energetici non regolamentati rispetto a giugno dello scorso anno.
L’inflazione continua a provocare aggravi assolutamente insostenibili per le famiglie, che con redditi che non aumentano abbastanza per far fronte all’incremento del costo della vita faticano ogni giorno di più a trovare i soldi necessari ad affrontare le spese quotidiane.
“I prezzi sono ancora troppo alti rispetto ai redditi e in queste condizioni la situazione economica delle famiglie continua a presentare forti criticità” – dichiara Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Alla luce di questi dati è sempre più evidente la necessità di un’azione concreta e incisiva finalizzata a restituire nuova vitalità al mercato occupazionale attraverso investimenti per crescita e sviluppo, per restituire nuovo slancio alla domanda interna e far ripartire l’intero sistema economico.".
Lo dichiara in una nota Federconsumatori Nazionale.