(ASI) George Soros ha dichiarato ieri, in occasione della sua partecipazione al festival dell’Economia che si è svolto al Teatro Sociale di Trento, di essere preoccupato della vicinanza del neo ministro dell’Interno italiano alle posizioni del leader del Cremlino: “Non so se Putin effettivamente finanzi il partito di Salvini, questa è una questione che l'opinione pubblica italiana ha il diritto di approfondire.
L’opinione pubblica italiana ha diritto di sapere se Salvini è a busta paga di Putin”. Il noto finanziere internazionale ha mostrato il proprio sconcerto per l’intenzione del capo politico leghista di cancellare le sanzioni nei confronti del leader russo (possibilità ventilata, più volte, in campagna elettorale). Ha evidenziato poi che la Russia “cerca di dominare l'Europa, non vuole distruggerla ma sfruttarla perché ha la capacità produttiva, mentre l'economia russa sotto Putin può solo sfruttare le materie prime e le persone”. Il segretario della Lega ha risposto, a stretto giro, respingendo queste accuse: “Non ho mai ricevuto una lira, un euro o un rublo dalla Russia.”. Ha ammesso poi di ritenere Putin “uno degli uomini di stato migliori e mi vergogno del fatto che in Italia venga invitato a parlare uno speculatore senza scrupoli come Soros”. Il finanziere di origine ungherese non ha risparmiato, nel suo intervento, nessuna critica neanche nei confronti di Donald Trump: “Spero che duri poco”, ha puntualizzato, auspicando che “con le elezioni del mid term vedano i democratici andare in maggioranza”. La politica del tycoon “è pericolosa e di economia capisce molto poco. Ha cercato lo scontro non solo con l’Europa, sulla questione dei dazi, ma anche con Pechino. Si è reso conto però, che la Cina è l’unica potenza che può resistergli e ora sta cercando di fare un accordo a discapito dell’Europa. La stessa denuncia degli accordi con l’Iran – ha concluso – mette in crisi non solo il più grande successo di Barack Obama in politica estera, ma anche l’alleanza atlantica”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia