(ASI) - Il rapporto Istat 2018 sulla situazione del nostro paese presentato questa mattina alla Camera, testimonia che siamo la seconda nazione più vecchia al mondo dopo il Giappone.
Ci sarebbero 168,7 anziani ogni 100 giovani residenti, con un’aspettativa di vita di 81 anni per gli uomini e di 85 anni per le donne. Alla data del 1 Gennaio 2018 la popolazione in Italia si aggirava intorno ai 60,5 milioni, di cui 5,6 milioni sono di origine straniera (l’8,4%), i quali sarebbero 18.000 in più rispetto al 2017. Sono invece diminuiti di 100.000 unità i residenti in Italia a differenza dello scorso anno. Nel decennio che va dal 2007 fino al 2017, sono aumentate le emigrazioni per l’estero che passano da 51.000 a 153.000. Diminuiscono invece del 2% in un anno le nascite con appena 464.000 nati, un valore in calo da ben 9 anni.
Per quanto riguarda il lavoro circa 6 milioni di famiglie hanno al loro interno almeno 2 occupati, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti anche se ciò che fa aumentare questo dato sono i contratti a tempo determinato. Il tasso di occupazione resta più alto tra gli uomini; il Nord registra un alto tasso di lavoratori con il Mezzogiorno che invece registra 310.000 occupati in meno rispetto al 2008. La fascia d’età che risulta avere un numero maggiore di lavoratori è quella compresa tra i 35 e i 49 anni. Dal 2008 a oggi l'industria ha perso 896.000 dipendenti con i servizi ne hanno acquistati 810.000 mentre un milione di operai sono usciti dal mercato con 861.000 impiegati in più. L'incremento maggiore del tasso di occupazione riguarda soprattutto i laureati: nel 2017 risultano occupati quasi otto laureati su 10; uno su tre ha trovato lavoro grazie a giornali o Internet, mentre solo uno su quattro attraverso una segnalazione di parenti amici o la conoscenza del datore di lavoro.
Per quanto riguarda l’inflazione c’è da segnalare un aumento dell’1,3%, con una crescita dei prezzi soprattutto i beni energetici con un 4,5% in più. Nell’arco degli ultimi sette anni il Pil ha registrato un aumento dell’1,5%, con uno 0,3% in più nel primo trimestre 2018 rispetto all’ultimo quadrimestre del 2017.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia