Serve un cambio di passo: necessari investimenti per rilanciare l'occupazione e far ripartire l'economia
(ASI) " Se il buongiorno si vede dal mattino, le prospettive per l'anno che è appena iniziato non appaiono certo rosee. L'Istat ha rilevato che nel 2016 l'Italia è risultata in deflazione per la prima volta in più di 50 anni e i prezzi al consumo hanno fatto registrare una flessione dello 0,1%.
Nel corso dell'anno che si è appena concluso abbiamo sottolineato con insistenza la drammaticità delle condizioni in cui versa la nostra economia, pertanto le rilevazioni dell'Istituto di Statistica non ci sorprendono affatto. Allo stesso tempo, però, siamo preoccupati per i primi segnali che ci giungono in merito ad aumenti importanti dei prezzi di carburanti, autostrade, energia elettrica e gas, quindi è necessario che il Governo metta in atto capillari controlli per evitare che si inneschino intollerabili meccanismi speculativi a spese dei cittadini.
E' comunque evidente la necessità di un cambio di passo. L'economia deve essere risollevata attraverso interventi che diano una scossa alla domanda interna e che rilancino l'occupazione.
"Invochiamo azioni concrete che restituiscano prospettive al Paese e che aprano una nuova fase di sviluppo" - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
E' fondamentale varare un Piano Straordinario per il Lavoro che dedichi risorse e investimenti per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico; che si impegni per realizzare modernizzare le infrastrutture, che realizzi un piano di messa in sicurezza antisismica e che disponga linee precise per la valorizzazione e qualificazione dell'offerta turistica.
Restiamo sgomenti a fronte del fatto che non sia ancora stata compresa l'importanza del lavoro per l'uscita del Paese dalla crisi. Consideriamo che secondo i calcoli dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori se il tasso di disoccupazione si attestasse ai livelli pre-crisi la capacità di acquisto delle famiglie aumenterebbe di circa +40 miliardi di Euro l'anno, cosa che contribuirebbe significativamente al rilancio della nostra economia.