(ASI) Industria: non si produce perché non si consuma. Avviare con urgenza un Piano di Investimenti per la crescita e l'occupazione.
Ancora una volta le rilevazioni Istat non fanno che confermare la drammatica situazione economica in cui versa il nostro Paese. Secondo quanto registrato dall'Istituto di statistica nel 2014 la produzione industriale è scesa del -0,8% rispetto all'anno precedente. Si tratta di un dato a dir poco preoccupante, che però non ci sorprende, considerando la drastica riduzione dei consumi, la contrazione del potere d'acquisto delle famiglie (-13,4% dal 2008) e grave crisi del mercato occupazionale: in altre parole, il calo della produzione è una delle principali conseguenze della spirale negativa in cui la nostra economia è intrappolata da ormai troppo tempo. Basti pensare che, secondo quanto rilevato dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, solo nel triennio 2012-2013-2014 i consumi hanno subito una contrazione del -10,7%, pari ad una riduzione della spesa di circa 78 miliardi di Euro. La produzione, dunque, subisce i contraccolpi negativi della carente domanda interna, alimentando a sua volta la disoccupazione. "A fronte di una situazione ormai gravissima e insostenibile, il Governo ha il dovere di intervenire quanto prima, avviando importanti investimenti per la crescita e l'occupazione" - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Oltre ad avviare un Piano Straordinario per il Lavoro, lo Stato, in carenza di investimenti privati, si faccia carico di investimenti pubblici (utilizzando anche al meglio i fondi europei), soprattutto per l'innovazione, la ricerca, le reti di comunicazione di ultima generazione e il turismo.
Redazione Agenzia Stampa Italia