(ASI) Dopo i primi avvii in Molise, Basilicata e Campania, prendono il via domani in tutta Italia le vendite a saldo.Come dimostra la totale indifferenza con cui le vendite promozionali sono state accolte in queste regioni, anche nel resto dello stivale non c'è da aspettarsi nulla di buono.
Pure Confcommercio conferma come la spesa destinata ai saldi "si è ridotta costantemente condizionata dal calo del reddito disponibile".
Una spesa che, secondo i nostri dati, risulta decisamente più esigua rispetto a quanto rilevato dall'Ufficio Studi di Confcommercio.
Come emerso, infatti, dall'indagine effettuata dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, solo una famiglia su tre acquisterà a saldo, spendendo appena 113 Euro a famiglia.
I saldi estivi registreranno complessivamente un giro di affari che ammonterà a meno di 1 miliardo (912 milioni di Euro).
Le vendite registreranno un calo tra il -3% ed il -4% rispetto allo scorso anno.
L'andamento, comunque in calo, si differenzia da regione a regione: i picchi più bassi si registreranno in Campania, in Sicilia e in Puglia (dove si toccherà una contrazione delle vendita a saldo anche del -6% / -7%).
Lievemente meglio in Veneto, Lombardia e Piemonte (dove la contrazione sarà tra il -1,5% ed il -3%).
Gli acquisti, in ogni caso, si limiteranno (per il 91% delle famiglie) all'essenziale: vale a dire a tutti quei prodotti a cui hanno dovuto rinunciare nel corso dell'anno, o di cui hanno dovuto rimandare l'acquisto proprio per approfittare degli sconti.
"La contrazione delle vendite a saldo rappresenta l'ennesimo campanello di allarme sulla condizione di forte difficoltà in cui si trovano le famiglie." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Gli 80 Euro in busta paga stanziati dal Governo rappresentano il primo passo avanti per contrastare tale situazione, ma c'è ancora molto da fare per poter finalmente scrivere la parola fine in coda questa lunga crisi. In primo luogo è necessario estendere il bonus anche a pensionati, incapienti e famiglie numerose. Inoltre è indispensabile agire con determinazione sul fronte occupazionale, avviando un piano straordinario per il lavoro che restituisca potere di acquisto, dignità e prospettive ai cittadini, in particolar modo ai giovani.