(ASI) L'Istat rileva una frenata della produzione industriale a febbraio, scesa dello 0,5% su base mensile, ma in "risalita" dello 0,4% su base annua.
Il termine risalita risulta addirittura ridicolo di fronte alla caduta del 3% della produzione industriale registrata nel 2013. "Per questo parlare di ripresa sarebbe completamente fuori luogo." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Semmai, tali dati non fanno altro che fornire l'ennesima testimonianza circa la situazione di crisi in cui versa l'intero sistema economico.
Una crisi dettata principalmente dalla forte contrazione della domanda di mercato che, come rilevato dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori negli ultimi anni ha segnato una inarrestabile discesa.
Solo nel biennio 2012-2013 la contrazione è stata del -8,1%. Nel 2014 si prospetta un'ulteriore frenata tra il -1,3 ed il -1,4%. Complessivamente, quindi, la diminuzione dei consumi rischia di toccare nell'ultimo triennio quota 9,5%, pari ad una riduzione della spesa delle famiglie di circa 67,8 miliardi di Euro.
Un andamento che riporta effetti deleteri sull'intero sistema economico, dal versante della produzione a quello della disoccupazione, che ha raggiunto ormai livelli record.
Alla luce di questa allarmante situazione rinnoviamo il nostro appello al Governo affinché avvii in tempi rapidi le annunciate misure destinate a rilanciare la domanda interna, estendendo i sostegni anche ai pensionati.
Inoltre chiediamo di predisporre con urgenza un serio piano per la ripresa occupazionale, rilanciando gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, ricavando le risorse necessarie attraverso una determinata lotta all'evasione fiscale.
Redazione Agenzia Stampa Italia