L’economia del paese supera facilmente le previsioni e segna un record di crescita nel terzo trimestre, guidata da una forte domanda interna, mentre il Governo mette in guardia dall’eccessiva fiducia.
L’economia del paese scandinavo, che si profila come una delle più forti alla fine di questo anno, è salita molto più del 2.1% che era nelle previsioni, e anno dopo anno ha continuato a crescere, addirittura in alcuni periodi fino al 6.9%. Quest’ultima è la variazione di crescita più alta del prodotto interno lordo da quando gli istituti specializzati hanno iniziato a misurarlo nel 1970, come ha dichiarato Peter Buven, un’analista a capo di una agenzia di statistica. Il Primo Ministro svedese Fredrik Reinfeldt, ha sottolineato questi dati all’agenzia stampa TT, definendola “Molto forte in un quadro internazionale nel quale molti altri paesi europei hanno problemi”. Comunque, ha sottolineato la necessità di mostrare umiltà poiché la Svezia rimane esposta a causa della sua dipendenza dalle esportazioni in tutto il mondo, che è un modello anomalo di crescita. Alla luce dell’attuale crisi finanziaria e bancaria che riguarda l’Irlanda e in maniera più profonda anche le altre economie dell’Eurozona, è difficile stimare per quanto tempo potrà durare questo aumento” ha aggiunto. Nello stesso tempo, Buven ha sottolineato come la forte crescita attuale del prodotto interno lordo è dovuta anche alla variazione stessa, rispetto al profondo calo fatto registrare lo scorso anno.
Nel 2009, la Svezia vide la propria economia contrarsi del 5.3% ma, concordando con quanto detto da Mats Dillen, il capo dell’Istituto Nazionale Svedese di Ricerca Economica, il prodotto interno lordo del paese è adesso tornato ai suoi livelli pre-crisi 2008.
“La crisi finanziaria sta diventando più profonda adesso di quanto noi pensavamo prima. Questo significa che le cose stanno andando ancora meglio quest’anno, dato che stiamo emergendo da una situazione negativa e si può guardare a un forte impulso verso l’alto” ha dichiarato l’agenzia TT. Pochi mesi fa, l’istituto nazionale prevedeva aumenti del 4.3% questo anno e del 3.4% il prossimo, ma dopo le ultime statistiche, Dillen ha detto “Per l’anno corrente, dovremmo probabilmente rivedere al rialzo le stime di crescita”.
“Probabilmente avremo una crescita che si avvicina al 5% questo anno”, ha detto, aggiungendo di non voler fare alcuna stima per il prossimo anno, visto che “Dobbiamo prendere in considerazione la situazione internazionale”. I numeri della crescita svedese, che già avevano superato le aspettative degli analisti lo scorso semestre, sono state nuovamente migliori del previsto anche in questo ultimo periodo dell’anno. Secondo un sondaggio da parte del Dow Jones Newswires, gli analisti avevano previsto un aumento di 1,3% rispetto al secondo trimestre e un aumento del 5,6% rispetto al terzo trimestre del 2009.
Un forte contributo alla notevole crescita dell’ultimo quarto dell’anno, in accordo con quanto sostenuto dalle agenzie di statistica, è stato dato dall’aumento dei consumi interni e di un innalzamento delle spese governative dell’1,8%. La variazione delle scorte ha inoltre da sola contribuito all’aumento del 2.9% del Pil.
La Svezia, che è emersa dalla recessione nel secondo quarto del 2009 e ha visto salire rapidamente la propria crescita economica nel primo quarto del 2010, ad oggi registra uno dei più alti tassi di crescita d’Europa. Ancor più di Reinfeldt, il Ministro delle Finanze Anders Borg, che è stato accreditato grazie all’inversione di rotta del paese scandinavo, dispensa però cautela. “Dobbiamo ricordare infatti che quando un paese collassa, come abbiamo visto nel caso dell’Islanda e dell’Irlanda, questo fenomeno è solitamente preceduto da un’estrema fiducia. Occorre navigare a vista e non perdere il contatto con la realtà” ha detto ai giornalisti in una conferenza a Stoccolma. “E’ estremamente importante tenere le nostre finanze pubbliche in ordine” ha aggiunto.