(ASI) Attesa per la riunione di stamattina del Direttivo della Bce a Francoforte, dove i banchieri potrebbero dare ulteriore ossigeno economico agli istituti di credito, per cercare in un certo senso, di attenuare la crisi internazionale in atto. Una liquidità di una durata di circa uno-due anni. Gli operatori del mercato si attendevano un costo del denaro di un quarto di punto per ridurre il tasso di riferimento dell’1%. Altri esperti speravano in un taglio dello 0,5%. Gli esperti della Bce, anche a fronte di questa decisione di aiuto alle banche prevede per il 2012 un anno nero, ancora sotto la cappa dell’inflazione e dell’instabilità.
Le banche alla notizia di credito da parte della Bce hanno tirato un sospiro di sollievo. E’ da ricordare che proprio la Banca Centrale ha prestato la cifra di 50 miliardi di euro a 34 istituti di credito. La Bce, da parte sua, ha tutto l’interesse a fare questa manovra in quanto ha un ruolo di prestatore in ultima istanza. Ha tutto l’interesse ad incassare a tempo debito. L’Eba, l’Autorità di Banca Europea, per quanto riguarda i 5 più grandi gruppi bancari italiani, ha stimato un fabbisogno di 14,7 miliardi di euro. Queste banche sono: Unicredit, Monte dei Paschi, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Banco Popolare. Nel frattempo Germania e Francia pressano la Bce per una maggiore integrazione fiscale.
Un maggiore impegno, da voci provenienti dagli addetti ai lavori, per un maggiore impegno da parte della Banca Centrale Europea per l’acquisto di Bond.
Davide Caluppi Agenzia Stampa Italia