(ASI) Le onde gravitazionali erano state previste già un secolo fa dal fisico Albert Enstein. Che cosa sono? Sono increspature dello spazio-tempo generate da eventi cosmici violenti ,che coinvolgono oggetti estremamente massicci (ad esempio Buchi neri).proprio come le onde prodotte quando si lancia un sasso in uno stagno. Le onde gravitazionali sono state rivelate lo scorso 14 settembre alle 10:50:45 ora italianae rilevate dallo strumento americano LIGO. Sono state prodotte nell'ultima frazione di secondo del processo di fusione di due buchi neri. Un' importantissima scoperta che rivoluziona ll mondo della fisica e che apre un nuovo capitolo nell' ambito dell' astronomia. La teoria della relatività generale prevede che masse accelerate interagiscano con il campo gravitazionale provocando la propagazione di onde, così come avviene per il campo elettromagnetico in presenza di cariche elettriche accelerate. La radiazione causata dall'accelerazione delle masse nello spazio-tempo non è però di tipo elettromagnetico, ma gravitazionale. Al passaggio di un'onda (radiazione) gravitazionale, lo spazio-tempo si contrae ed espande ritmicamente: questo effetto è però difficile da rivelare perché gli stessi rilevatori si contraggono ed espandono, solidali con lo spazio-tempo. Fronti d'onda di particolare ampiezza possono essere generati da fenomeni cosmici in cui enormi masse variano la loro distribuzione in modo repentino (e con un momento di quadrupolo non nullo), ad esempio nell'esplosione di supernove o nella collisione di oggetti massivi o buchi neri. Le onde gravitazionali sono quindi una realtà.sono state captate dallo strumento LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e i dati sono stati analizzati dalle collaborazioni internazionali di LIGO con l'italiana VIRGO. L'annuncio della notizia e stato dato ieri a Cascina Pisa dove si trova lo strumento VIRGO. E la notizia è stata divulgata contemporaneamente in Italia (Cascina) e negli Stati uniti. Gli esperti ribadiscono Che le onde gravitazionali osservate sono state prodotte da due buchi neri di diametro di 150 chilometri circa e con 29 e 36 volte la massa del nostro Sole. I due buchi neri si sono avvicinati ad una velocità vicina a quella della luce. Più si avvicinavano più il segnale si faceva acuto, poi la fusione che a dato vita ad un unico ed enorme buco nero generando onde. La scoperta di immensa importanza rivaluta la teoria sulla relatività scoperta in passato da Einstein.
Federico Bogna - Agenzia Stampa Italia