(ASI) Lettere in Redazione. Roma - www.fattitaliani.it ha intervistato l'attore Marzio Honorato, volto storico della soap-opera di Raitre "Un posto al sole" che il 18 maggio raggiungerà il traguardo delle 3500 puntate: "Le ho vissute giorno per giorno, dice: quando ho cominciato a lavorare nella soap avevo ancora i capelli piuttosto neri, adesso ce l'ho bianchi.
Non è una fatica annosa, pesante: l'ho vissuta assieme alla mia vita privata... questo lavoro è complicato e se non si prende allegramente, con lo spirito giusto alla fine ci si sente come un impiegato". Sul suo personaggio che interpreta sin dal primo episodio trasmesso più di 15 anni "Renato Poggi ha fatto sì che Marzio Honorato non avesse più la "necessità" di cercare un lavoro, che è la prima cosa che manca sempre a un attore. Lo ha dunque cambiato nel dargli maggiore sicurezza nelle scelte private della sua vita". In questi tempi di crisi e di precarietà l'attore puntualizza: "La prima cosa è non rubare: noi facciamo un ottimo prodotto che permette a duecento persone di campare e nessuno si arricchisce; fra noi non c'è nessun attore milionario. Un posto al sole " alle imprese potrebbe suggerire di badare a tutti quelli che ci lavorano e non alle singole persone, distribuendo equamente le forze economiche a disposizione".