Diciannove anni e già un curriculum di tutto rispetto, Dionna Dal Monte non viene dalla Germania post bellica ma dagli States dove “storia, cultura e simboli europei affascinano gli americani, popolo giovane, di appena 200 anni”.
Berretto militare calato in testa, piercing e stivali la Dal Monte unisce stili e tendenze del nostro tempo con tonalità e sfumature musicali degli anni Cinquanta e Sessanta, in particolare per ciò che concerne il rithm'n blues e la black music che coinvolse in adolescenza anche “Il Re” Elvis Preasley.
Nonostante i suoi brani siano usciti su Virgin Radio e su numerose altre emittentiitaliane, Dionna è popolarissima più in USA e in Asia che non in Italia. Infatti, il prossimo mese la rocker si esibirà nel continente asiatico.
“Dopo AvenueX (edito in Italia da Dicembre con Audioglobe ed uscito in 36 paesi), sta per uscire un nuovo album – ci racconta Marzio Dal Monte, marito e manager – The Early Years per l'indonesiana Seven Skulls che contiene brani scritti da Dionna a 13 – 14 anni. E proprio Jakarta, a Febbraio, farà da sfondo ad un maxi concerto durante il quale verranno eseguite le tracce inedite”.
Quanto alle tourneé Marzio spiega che “Dionna e' incinta e vuole focalizzarsi sulla produzione in studio e sule collaborazioni. Faremo circa 6/7 date nei prossimi tre quattro mesi, in Inghilterra, Germania, Argentina, Hong Kong, Jakarta, Singapore, Thailandia. Dopodiché ci chiuderemo in studio per la pre produzione del nuovo album, che avra' come sempre molti ospiti speciali, stavolta tutti famosi ed americani”.
Non sappiamo quando la rivedremo in Italia, invece, dove una delle ultime apparizioni risale all'Agosto 2013 sul palco del Summer Jamboree, esibizione seguita da un po' di maretta. Ancora Marzio: “ Ci stiamo preparando anche per eventi come il Bamboozle del New Jersey e il Sonisphere. Quanto alle polemiche italiane c'è poco da dire: si critica l'arte di una cantante non i tatuaggi che ha indosso. E la vis polemica di qualcuno ci è costata migliaia di euro in termini di concerti annullati a seguito di diatribe sterili e lontane dal mondo della musica. Ma, nonostante questo, noi non abbiamo mai rinnegato nulla: restiamo fedeli alle nostre idee”.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia
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