(ASI) Incredibile successo quello di sabato ad Assisi, “con il cuore nel nome di Francesco” , organizzato dai frati francescani della città della pace e condotto anche quest’anno da un Carlo Conti in grande forma.
L’evento prevedeva la partecipazione di nomi noti del mondo canoro, pronti a dare il proprio contributo con le proprie canzoni. Grande scoperta di quest’anno Frate Alessandro, una persona mite, semplice ma soprattutto vicina al prossimo, si è esibito anche lui ieri con “fratello sole, sorella luna” facendo venire i brividi dettati dall’emozione nell’ascoltare una voce a dir poco sensazionale ma soprattutto nel sentirsi coinvolti in quello che era non solo un momento di musica ma di riflessione e sensibilità.
Noi di Agenzia Stampa Italia siamo riusciti a fargli qualche domanda prima dell’esibizione:
«come si sente a pochi minuti dall’inizio?»
«sono emozionatissimo, è la prima volta che canto qui in piazza a San Francesco, e è anche la prima volta in un evento così grande, ma è bello perché è un’occasione di grande condivisione, condivisione della bellezza, condivisione della gioia e condivisione di tutto quello che possiamo fare di bene per le altre persone, soprattutto per i bisognosi.»
«ieri poi alla conferenza stampa aveva detto che il dono è amore, cioè il fatto di donare equivale ad amare, quindi oggi siamo riusciti a far felici molte persone, in Emilia ma anche per le missioni Francescane in Paraguay quindi come vede questa cosa?»
«credo che ciascuno di noi ha dei talenti ricevuti da Dio e la nostra chiamata è quella di non tenerli per noi, non l’egoismo, ma darli donare, dare se stessi, dare se stessi veramente con il cuore e tramite i nostri talenti, i nostri talenti messi tutti insieme possono dare veramente qualcosa di bello, è così che si costruisce il regno di Gesù il regno di Dio».
Le parole di Fra Alessandro hanno in qualche modo dato una visione di quanto importante fosse questo evento, evento che per essere descritto in modo ottimale andrebbe vissuto, perché nessuna parola renderebbe piena giustizia a qualcosa di grande di grandissimo, emozioni, sensazioni, stati d’animo, ma soprattutto tante persone che si uniscono per il prossimo. A questo proposito noi di Agenzia Stampa Italia abbiamo raccolto anche altre voci dietro le quinte, quelle di alcuni degli ospiti che hanno dato il loro contributo partecipando con le loro canzoni, siamo riusciti a fare qualche domanda a Chiara il giovane talento uscito da “X FACTOR” ed entrata subito nel cuore del pubblico;
«come ci si sente a salire su questo palco ad Assisi, di fronte a tutte queste persone?»
« è bellissimo un luogo molto suggestivo, una bellissima città, quindi sono ancora molto più emozionata»
«come ci si sente all’inizio di questa tua carriera, questo bum diciamo incredibile con “due respiri”…»
«sono molto contenta perché ho realizzato il mio sogno»
E con l’augurio di un felice proseguimento di carriera abbiamo congedato Chiara, per poi riuscire a sentire ai nostri microfoni una delle voci più belle della musica italiana, Fausto Leali;
«Allora Fausto come sempre in piena forma sul palco dove hai dato il meglio di te, e come è stato salire su quel palco?»
«bèh è la città che ti da un’emozione pazzesca, è bello perché l’ho girata, qui tutto in salita – dice ridendo n.d.r – però a parte che è di una bellezza allucinante, è tutto bello, guardi in un posto o guardi nell’altro avrò fatto duecento fotografie – prosegue scherzando n.d.r. – si perché l’aria che si respira qua è di pace vera» .
Proprio così pace, quella pace che si respira quando si alzano gli occhi al cielo e si fissa la maestosità di un Basilica che ti lascia senza fiato, una pace che si ritrova nei sorrisi dei tanti frati che girano nella piazza e sono sempre pronti a trasmettere la fede anche nei momenti difficili. Ieri sono stati raccolti 4.159.000 euro, soldi devoluti interamente per l’Emilia e per le missioni francescane in Paraguay, un obiettivo raggiunto con successo grazie all’aiuto di tutti dai cantanti agli operatori della Rai, a Carlo Conti ai Frati Francescani e al pubblico che era presente, non solo perché con l’acquisto del biglietto hanno contribuito a raggiungere il tanto sperato obiettivo ma anche perché, grazie a questo obiettivo da raggiungere, tante persone sconosciute tra loro si sono unite, hanno unito le proprie forze per donare e quindi, come dice Fra Alessandro per amare, perché donarsi vuol dire amore. C’è chi non crede nei miracoli, ieri c’è stata la dimostrazione che invece esistono, perché Assisi ha questo potere far dimenticare l’odio e il rancore e far incontrare l’amore e la bontà verso il prossimo e questo è un miracolo tangibile.
Erika Cesari – Agenzia Stampa Italia