(ASI) Perugia - Intervista fatta in occasione del corso sul defibrillatore in questura a Carmine Camicia, consigliere comunale e Presidente dell'associazione "Angeli del Cuore" e a Massimo Pici, segretario generale provinciale SIULP, da Ettore Bertolini, direttore di Agenzia Stampa Italia.
Siamo con Carmine Camicia, consigliere comunale di Perugia e Presidente dell’associazione “Angeli del cuore”, che ha voluto attuare questa formazione per prevenire le morti per arresto cardiaco all’interno della questura. Ci parli di questa iniziativa.
Ringrazio innanzitutto il questore per questa opportunità. Prima di iniziare questo corso, ci siamo raccolti per ricordare un ragazzo della Polizia di Stato scomparso una ventina di giorni fa per arresto cardiaco, un ragazzo sportivo che monitorava sempre il suo stato di salute. Ma l’attacco cardiaco non guarda in faccia a nessuno, come è successo a Davide Astori. Sono ben 4 anni che portiamo avanti questi progetti per la prevenzione, anche grazie alla nostra Onlus “Angeli del Cuore”, con sedi in quasi tutte le regioni. Le istituzioni non hanno molta sensibilità di fronte a questo tipo di progetto e allora abbiamo fatto appello alla società civile: noi siamo riusciti a rendere Perugia cardio-protetta, con le colonnine con i defibrillatori che si trovano in molte zone.
Abbiamo formato ben 1800 “Angeli del Cuore”, con questi corsi che hanno permesso di formare poliziotti e non solo, in grado di intervenire tempestivamente senza attendere l’ambulanza che impiega comunque del tempo ad arrivare dall’ospedale. Molte città ci hanno invidiato questa iniziativa tant’è che mi hanno chiamato in molti per realizzare questo progetto in tantissimi comuni. A Perugia è stata anche dedicata una rotonda a Santa Lucia a questa nostra Onlus. Necessitiamo anche di creare condomini cardio-protetti con defibrillatori sulle scale e persone formate, poiché possono accadere queste cose anche tra le mura domestiche, e ci stiamo anche riuscendo. Vogliamo rendere tutta l’Umbria cadio-protetta, purtroppo abbiamo il primato per la mortalità in malattie cardio-vascolari; stiamo cercando di stimolare nei cittadini la prevenzione, come l’evento organizzato il weekend scorso a Pian di Massiano. Faremo nuove iniziative per prevenire queste morti, anche in Consiglio Comunale dove sottoporremmo i membri a controlli con i media che potrebbero darci una mano a diffondere questo progetto.
Prevenire è semplice, basta solo fare dei controlli e attività fisica. Salvare sé stessi aiuta ma anche essere pronti a salvare gli altri, giusto?
Certo, la solidarietà è importantissima ma vedo che comunque la gente si è sensibilizzata a riguardo. In questo percorso di 4 anni abbiamo recuperato tante cose e abbiamo salvato tante persone anche se siamo ancora troppo lontani dall’evitare tutti questi lutti. Se c’è l’intervento precoce si riesce a salvare la persona visto e considerato che non tutti gli attacchi cardiaci portano alla morte. Dobbiamo coinvolgere sia le istituzioni che la gente ma non dobbiamo fermarci agli obbiettivi raggiunti ma arrivare ad altri traguardi che ci permetteranno di salvare più persone. Ringrazio Francesco Mercuriale che ci ha permesso di avere i kit per il corso in questura che hanno comunque un costo. Ringrazio anche chi ci ha permesso di formare persone e forze dell’ordine a costo zero.
Siamo in questura con Massimo Pici, responsabile del Siulp, Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia in rappresentanza del personale della Polizia di Stato. I poliziotti non più solo angeli della sicurezza e dell’ordine pubblico ma anche angeli del cuore, grazie a questo corso sull’utilizzo dei defibrillatori. I dati sono allarmanti, una persona ogni 10 minuti muore per arresto cardiaco; recentemente è accaduto anche ad uno suo collega purtroppo. La prevenzione diventa quindi molto importante e l’associazione “Angeli del Cuore” si batte per questo, formando gli agenti. Dove nasce questa iniziativa?
Carmine Camicia è stato il tramite che ci ha permesso di completare questa formazione, la necessità nasce a causa della perdita di Roberto Gnagnetti, un’esigenza pratica e spiacevole. Noi siamo sempre a contatto con la gente perciò oltre alla sicurezza svolgiamo anche questa funzione, per stare al passo con tutti i tipi di esigenze che possono esserci. Sapere le manovre da fare o quello che non fare per non sbagliare ci permettere di essere più utili, al completo servizio della nostra società. Sono stati due giorni importanti, svolti all’interno della nostra struttura grazie alla volontà del questore e spero che anche questo sia un messaggio rassicurante per i cittadini. La polizia è sempre pronta ad affrontare anche questo tipo di sfide.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia