(ASI) Chi non si è mai trovato a dover consultare telefonicamente un medico per un parere su una condizione di salute? Le conversazioni di solito si limitano a descrizioni sintomatiche e segnalazioni di anomalie, con il medico che fornisce una diagnosi basata su queste informazioni, prescrivendo medicinali o raccomandando una visita diretta. Nei casi più gravi, l’alternativa è il pronto soccorso ospedaliero.
Con l’avvento della telemedicina, la semplice telefonata si è trasformata in una videochiamata. Tuttavia, questo progresso non ha superato la barriera della diagnostica: il medico può osservare meglio il paziente ma non rilevare valori vitali o ottenere dati concreti per una diagnosi approfondita, come in un centro ospedaliero. La mancanza di strumenti necessari limita l’efficacia di questa tecnologia.
Nonostante il potenziale comunicativo della telemedicina, essa rimane limitata a un ambito relazionale prevalentemente verbale. Tuttavia, l’accesso a un consulto medico di primo livello tramite telemedicina potrebbe abbattere barriere geografiche e temporali, collegando paziente e medico ovunque nel mondo. Questo permetterebbe a un medico in Italia di assistere un connazionale in Etiopia, per esempio, estendendo l’assistenza sanitaria anche alle zone più periferiche.
Anche nelle aree urbane, la telemedicina potrebbe alleviare i carichi sui pronto soccorso e sui medici di base, risolvendo problemi diagnostici direttamente sul territorio.
Cosa fare per superare questi reali impedimenti ed oggettive problematiche e rendere il servizio della telemedicina più vicino alle esigenze sanitarie della gente?
Una soluzione ci viene dal progetto elaborato da UNIDOC-UNICHECK che ha sviluppato l’Health Cube, un’unità mobile di telemedicina progettata per fornire assistenza sanitaria di qualità anche nelle aree difficili.
il suo Presidente Tony Baldassarre ci spiega “l’Health Cube è un’unità territoriale di telemedicina progettata per fornire assistenza sanitaria di qualità nelle aree difficili. Health Cube è una cabina sanitaria che garantisce condizioni ottimali di igiene e funzionalità. L’interno della cabina segue gli standard delle camere bianche, garantendo un ambiente sicuro per pazienti e operatori sanitari.
Per cui, l’Health Cube è una piattaforma innovativa di telemedicina dotata di strumenti diagnostici che consentono la gestione remota dei pazienti. Gli strumenti diagnostici avanzati inclusi permettono, inoltre, di monitorare una vasta gamma di patologie, fornendo diagnosi precoci e accurate e tempestive in qualsiasi parte del mondo, riducendo la necessità di spostamenti e offrendo un’alternativa sicura alle strutture sanitarie tradizionali.
Il Presidente ci tiene a sottolineare il fatto importante che l’erogazione di servizi sanitari primari è cruciale per la prevenzione e la cura precoce delle malattie e che gli stessi vengono erogati dal sistema con la certificazione amministrativa necessaria per tutte le forme assicurative di assistenza. Tuttavia, lo sviluppo di queste attività incontra ostacoli geografici e di investimento. Questi problemi sono evidenti nelle aree remote, dove la distanza e la carenza di personale qualificato rendono l’accesso alle cure difficile.
Quando UNIDOC Health ha iniziato i suoi studi, ha focalizzato l’analisi sui servizi sanitari nelle comunità degli aborigeni americani, dove le risorse erano estremamente limitate. La mancanza di strutture e professionisti rendeva l’accesso ai servizi primari quasi impossibile.
In definitiva conclude il Presidente: “Il progetto Health Cube rappresenta una risposta concreta e sostenibile alle esigenze di telemedicina a livello territoriale, promuovendo la medicina preventiva e tempestiva, potenziando il sistema sanitario globale con una soluzione pratica, scalabile e adattabile a contesti diversi. Una struttura sanitaria territoriale che migliora l’accesso ai servizi sanitari nelle aree remote, rendendo i sistemi più sostenibili e meno dipendenti dalle risorse locali. Questo modello riduce i costi complessivi delle cure, migliora l’efficienza e l’accessibilità del sistema sanitario. Inoltre, il Health Cube contribuisce a ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure, permettendo a milioni di persone in tutto il mondo di beneficiare di assistenza sanitaria di alta qualità. Questo approccio innovativo è destinato a giocare un ruolo fondamentale nel rafforzare la capacità dei sistemi sanitari di rispondere alle sfide globali.”