L’egittologo ha tenuto una conferenza molto partecipata alla sala dei Notari di Perugia
Il cartellone dei cafè letterari prosegue sabato 8 settembre a Passignano sul Trasimeno
(ASI) – Perugia, – Ha riscosso grande successo l’appuntamento dell’Isola del libro Trasimeno con Zahi Hawass, famoso archeologo e tra i massimi esperti di egittologia famoso per le sue attività divulgative sull’antica civiltà egizia. L’incontro, domenica 2 settembre, si è svolto nella sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, veramente gremita per l’occasione, e ha visto la presenza anche del professor Gianfranco Binazzi, docente di archeologia cristiana e medievale dell’Università degli Studi di Perugia. All’evento anche Fausto Cardella, procuratore generale della Repubblica a Perugia, Leonardo Varasano, presidente del Consiglio comunale di Perugia, oltre che Italo Marri, ideatore della manifestazione, e Filippo Carli, collaboratore del fotografo Sandro Vannini. In molti hanno voluto assistere alla conferenza dello studioso a cui si devono importanti ritrovamenti e scoperte e che, nelle sue ricerche, ha introdotto l’uso di moderne tecniche forensi come la tac e l’analisi del dna per svelare i segreti delle mummie dei faraoni. Durante il suo contributo a Perugia, Hawass ha fatto una panoramica delle sue tante ricerche e si è soffermato sul ruolo della donna nell’antico Egitto, in linea con questa edizione dell’Isola del libro declinata al femminile.
L’egittologo ha fatto riferimento ad alcune donne sulle quali ha fatto importanti scoperte, tra cui le regine Nefertiti, Ankhesenamon, Hatshepsut e Cleopatra, e ha sottolineato il fatto che i faraoni egiziani abbiano capito l’importanza delle donne al loro fianco. Per sottolineare la centralità della figura femminile Hawass ha parlato della dea Iside la quale, secondo la mitologia, dopo aver perso suo marito ha pianto tanto che dalle sue lacrime si è formato il fiume Nilo. Le donne nell’antico Egitto erano regine della casa, dovevano occuparsi dei figli e il loro ruolo era quello di crescere la migliore persona possibile. Assolto il proprio compito, potevano anche diventare giudici o dottori. Dedicavano molta attenzione alla cura dell’aspetto fisico e hanno avuto un ruolo anche nella costruzione delle piramidi.
Tra le regine egizie Hawass ha rivelato di preferire Hatshepsut perché si è trovata a reggere il Paese quando il nipote faraone era molto giovane. Proprio di questa nobile donna ha rinvenuto la mummia e l’ha sottoposta a tac scoprendo, ha detto Hawass, che aveva 55 anni, era obesa e stava perdendo i denti. L’egittologo ha raccontato che le donne italiane, egiziane e americane con cui spesso si trova a parlare vorrebbero somigliare ad Hatshepsut finché non vengono a conoscenza di questi dettagli.
Tra aneddoti e racconti la conferenza si è prolungata per quasi due ore durante le quali Hawass ha anche parlato dei suoi scavi nella Valle dei re e in un sito vicino ad Alessandria, alla ricerca della tomba di Cleopatra e Marco Antonio. La narrazione è stata accompagnata da video documentari sui suoi lavori e dalla possibilità di ammirare preziosi volumi in edizione numerata firmati da Zahi Hawass che contengono le fotografie del fotografo Sandro Vannini.
Dopo questo tuffo nella civiltà antica, l’Isola del libro evento sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, riprende a Passignano sul Trasimeno, all’Hotel Kursaal, sabato 8 settembre alle 17 per il café letterario con Maria Luisa Boccia, autrice del libro ‘Pensieri e pratiche di una femminista’.