(ASI) Sicilia - Nell’ambito delle Notti di BCsicilia si terrà lunedì 3 settembre 2018 alle ore 21,30 nel Belvedere di Campofelice di Roccella l’iniziativa “100 lanterne per ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa”, promossa da BCsicilia, per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con il Comune di Campofelice di Roccella, la ProCampofelice e il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
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La manifestazione conclude le 50 iniziative estive organizzate per conoscere e valorizzare il territorio dell’isola e vuole essere un momento di riflessione comune, per far memoria del sacrificio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa trucidato barbaramente dai siciari mafiosi la sera del 3 settembre del 1982.
Dopo la presentazione del Sindaco di Campofelice di Roccella, Michela Taravella, e del Presidente regionale di BCsicilia, Alfonso Lo Cascio, è prevista, a cura di Cinzia Carraro, la lettura di alcuni brani tratti dal libro di Nando Dalla Chiesa “Delitto imperfetto”, a cui farà seguito un breve silenzio. Successivamente verranno legati dei pensieri contro la mafia che i partecipanti avranno scritto prima dell’incontro e lanciate in aria 100 lanterne: tanti quanto furono i giorni che Dalla Chiesa trascorse a Palermo.
“Ricordare Dalla Chiesa – afferma Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia - significa far memoria di un uomo che ha speso la propria vita per il riscatto della nostra terra. Uno straordinario esempio di coerenza, attaccamento ai valori e speranza nel futuro. Un sacrificio che non può essere dimenticato. Ci è sembrato il modo migliore per concludere questa fantastica avventura delle “Notti di BCsicilia”, che ha riscosso un successo strepitoso e ha visto snodarsi, dal 23 luglio al 3 settembre, 50 iniziative in tutto il territorio regionale, permettendo a migliaia di persone di conoscere, riscoprire e apprezzare l’enorme e per certi versi eccezionale patrimonio artistico e storico dell’isola. Siamo convinti che dalla conoscenza possa rinascere una maggiore consapevolezza della nostra identità. Insieme alla convinzione che i nostri beni culturali devono rappresentare il volano per uno sviluppo reale e concreto della Sicilia”.