Racalmuto (AG) ospita Kaos:Festival dell'editoria, della legalità dell'Identità Siciliana. Nel corso della manifestazione verrà ricordato il racalmutese Nicolò Piazza, vittima del sisma dello scorso 24 agosto.
(ASI) Racalmuto. È ormai ai nastri di partenza Kaos, il festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana che mantiene la sua forma itinerante e quest’anno verrà ospitato a Racalmuto il 28, 29 e 30 ottobre 2016. Le attività della manifestazione saranno legate anche all’impegno civile dello scrittore e saggista Leonardo Sciascia, che a Racalmuto è nato e vissuto.
Il Castello Chiaramonte di Racalmuto sarà felicemente invaso da foto, tele, oggetti e da tutto ciò che si fa arte, ma soprattutto da libri con uno spazio fiera che ospiterà numerosi editori siciliani.
La manifestazione, oltre ad un concorso letterario, ogni anno assegna premi a quanti si sono distinti per promuovere l'“Identità Siciliana” attraverso l'impegno civile, sociale e artistico.
Quest’anno un premio speciale “Kaos Solidale” attribuito a Maria Vincenza Bussi, già dirigente dell’Istituto “Romolo Capranica”, Maria Rita Pitoni, preside dell’istituto omnicomprensivo di Amatrice e Patrizia Palanca, responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta.
“Varchiamo i confini siciliani - afferma il direttore artistico Peppe Zambito - per dimostrare vicinanza ad una comunità ferita dal terremoto. Abbiamo scelto di premiare le dirigenti di Amatrice e Acquasanta perché rappresentano la scuola, luogo di crescita, oggi più che mai simbolo di speranza e di futuro”.
“Sarà un'occasione per ricordare Nicolò Piazza (vittima del terremoto) - dice Emilio Messana Sindaco di Racalmuto - che nonostante vivesse da tanti anni nel Lazio era rimasto profondamente legato alla nostra terra dove tornava periodicamente”.
Gli alunni dell'Istituto alberghiero Ambrosini di Favara, guidato dalla Dirigente Milena Siracusa, prepareranno la “Pasta all’amatriciana” per una raccolta fondi in favore dei bambini delle zone colpite dal sisma.
“Io sono contenta di quest’invito, serve per tenere alta l’attenzione su quello che era e quello che dovrà tornare a essere Amatrice - spiega Maria Vincenza Bussi che è stata alla guida dell’istituto Capranica fino al 31 agosto scorso - , vorrei che se ne parlasse in manifestazioni belle e serie come questa, in tutta Italia, per favorire la rinascita, la ripresa, non solo della scuola, ma di tutto il territorio”.
Sul significato di questo invito dichiara inoltre l’attuale preside, Maria Rita Pitoni: “Dimostra la condivisione di una tragedia, che non ha confini e tocca anche emotivamente regioni che uno pensa lontane, è un segno utile per ridare una normalità alla vita di questa comunità passando dalla scuola, la prima e unica struttura ricostruita per adesso. Importante per le famiglie, perché la condivisione dà forza, è un ripetersi: c’è qualcuno che ci pensa”.