(ASI) Perugia – Il 27 – 28 – 29 agosto, si svolgerà in Umbria nella provincia di Perugia presso la località di Gualdo Cattaneo, la prima edizione del “BoscoFesta”.
Tale evento è organizzato da “Azione Identitaria”, movimento politico – culturale sorto a dicembre 2015 che si fa portatore dell’“identitarismo” inteso nelle tre forme di “locale” “nazionale” “europeo”. Il BoscoFesta sarà un vero e proprio “campo politico”, per utilizzare una definizione dal sapore retrò. In un tempo dove la politica d’”alto settore” dei partiti istituzionali discute del superfluo, appiattita al messaggio veloce, al “tweet” su Twitter o il “post” su Facebook., c’è ancora chi – giovane o meno giovane – si raduna in un luogo fisico, per discutere giorni e giorni politicamente dei temi che coinvolgono il tempo coevo. Andando dal semplice argomento, fino ai “massimi sistemi”. Ma lasciamo che sia il Reggente di Azione Identitaria, Federico Fregni, a spiegare nel dettaglio il BoscoFesta.
Federico Fregni, nel panorama politico i movimenti che basano la loro vita sulla militanza e il credo politico, continuano ancora oggi ad organizzare i “campi politici”. E con una certa sorpresa, anche se non godono dell’attenzione dei grandi mezzi di comunicazione, tali raduni anno dopo anno stanno crescendo sempre di più: sia nell’aumento dell’organizzazione in tutto il territorio nazionale di queste manifestazioni, sia nel numero dei loro partecipanti. Questo testimonia che una certa ripresa alla partecipazione politica – in particolare verso quella che può essere definita come “alternativa” alla politica dell’“establishment” – si sta avendo. Ma in una società che nella maggiore ha perso il senso dei grandi scontri ideali del tempo passato, che senso ha fare tali iniziative?
Federico Fregni: «Il senso è ancora più radicale: la lotta politica, dalle grandi teorizzazioni opposte del '900 con le loro forti tensioni ideali, si è trasformata oggi in uno scontro totale, apparentemente meno visibile; si scontrano essenzialmente il Conforme contro l'Informe, e questo coinvolge ogni livello dell'esistenza umana: sconfitta o marginalizzata ogni alternativa politica o macroeconomica al liberal-capitalismo, l'arroganza del paradigma occidentale dominante si sta spingendo, da oltre un decennio, sul piano della coercizione ideologica. L'idea di Identità, di Forma, viene in ogni modo insidiata nel mondo stesso delle residue comunità etnico-sociali, ed ancor più gravemente, all'interno delle famiglie e del mondo degli affetti, di pari passo con una situazione d’indigenza economica generalizzata e conseguente riduzione drastica del tempo non lavorativo dedicato alla crescita interiore e alla costruzione di benessere comunitario. L'esistenza di un sottobosco “virtuale” di lamentela più o meno costruttiva – e in questa categoria possiamo inserire di fatto il gioco della politica elettorale per come viene vissuta dalla stragrande maggioranza delle persone altro non fa che aumentare il senso di straniamento ed alienazione in chi si rende conto che, forse, c'è qualcosa che non va. BoscoFesta, come ogni altra iniziativa comunitaria da noi organizzata, intende ristabilire il valore dell'umanità e della realtà nell'azione militante. Oltre a concetti intellettuali, nozioni pratiche, esperienze, intendiamo trasmettere quel fuoco che anima ogni aspetto di una Comunità tradizionalmente intesa, idealmente al centro della radura nel bosco, in ogni casa, nel cuore di ogni paese e città. Sguardi d'intesa, idee trasmesse senza bisogno di troppe parole: ognuno sa che al ritorno a casa non ci si richiuderà in una dimensione (de)privata di alienazione, perché alle spalle esiste un mondo reale, fatto di persone, idee, fatti, miti, antenati, canzoni, bandiere, un mondo per la cui vittoria si combatte ogni giorno della propria vita. Un mondo che è espressione della volontà di Continuità, della voglia di Eterno di fronte alla banalizzazione del Nulla. Tutto questo risulta impossibile semplicemente “tifando” virtualmente per una fazione dalla propria poltrona, qualsiasi essa sia.».
Per quale motivo dare il nome di “BoscoFesta” al vostro evento?
Federico Fregni: «Prima di tutto, “BoscoFesta” è una “festa trai boschi”, nel cuore d'Italia: il rimando al luogo non è eufemistico! Tra i nomi proposti era quello meno altisonante, di sapore un po' “hobbit”, tolkieniano, e che rimanda direttamente ad una dimensione di aggregazione comunitaria oggi quasi perduta: dall'analisi politica alla condivisione di fatiche organizzative e sportive, dalla sognante contemplazione dei paesaggi aviti alle canzoni in compagnia, che siano epiche, struggenti oppure goliardiche. Non volevamo prenderci esageratamente sul serio: è già seria la nostra lotta, ed estremamente seri saranno tutti i temi trattati nel corso dell'evento. Inoltre, “Il Passaggio al Bosco”, e l'opera di Ernst Jünger, sarà il filo conduttore dell'evento, rappresentando una tematica ideale centrale per il nostro movimento.».
Come si svolgerà il BoscoFesta? Quali saranno le tematiche che tratterete?
Sabato 27 Agosto:
arrivi a partire dalle 9:30
11:00 Assemblea degli Associati
15:00 Federico Fregni: Azione Identitaria: programmi, prospettive, ideali.
17:00 Marco Della Luna: "€uroschiavi e Neuroschiavi".
20:00 Cena e musica.
Domenica 28 Agosto:
9:00 Stefano Raspadori: Elogio delle Arti Marziali: dottrina e pratica.
11:30 Luca Luccioni: "Identità storica italica ed italiana".
17:00 "Il ribelle ed il passaggio al bosco in Ernst Junger".
21:00 Cena.
Lunedì 29 Agosto:
9:00 Escursione.
15:00 Conclusioni e saluti.
“Euro”, “identità” e “arti marziali”. Perché sentite l’esigenza di parlare di questi argomenti e perché trattarli tutti insieme?
Federico Fregni: «Sono in realtà parte di un’unica tematica, che è quella del risveglio delle qualità migliori del nostro popolo, che oggi paiono sopite sotto una scorza di sonnolenza, cattive abitudini e dimenticanza di sé. Il problema della moneta e dell'attuale forma di “unione europea” quale costrutto essenzialmente finanziario, sarà trattata dal punto di vista – spesso ben poco conosciuto – delle sue derive psicologiche; l'attuale società post-moderna è di fatto, oltre che un costrutto sociale, un vero e proprio fenomeno nevrotico, tramite il quale condizionamenti neurobiologici, dipendenze e comportamenti automatici, si innestano sui ritmi millenari dei popoli, alterando la nostra percezione quotidiana. Come reagire? Innanzitutto conoscendo noi stessi, ricordare chi siamo veramente. Centrale, a questo punto, è rinfocolare la fiamma dell'identità patria, un'aurea linea di trasmissione che ci riconnette alle nostre radici più arcaiche, le stesse che ancora vivono nella nostra lingua, nei nostri modi di essere più autentici, nelle nostre tradizioni: non vuota nostalgia, bensì una intonazione, un modo di essere e di rapportarsi al mondo di segno opposto ai toni confusionari del globalismo post-moderno. Affinché il mondo reale, concreto, che abbiamo ereditato dai nostri antenati possa rimanifestarsi in noi in modo fattivo, occorre rimuovere ogni scorza d’intellettualismo, ogni eccesso di virtualità, ogni “discorso sulla tradizione in assenza di tradizione”, sottoprodotti della stessa post-modernità che combattiamo. Le arti marziali, occidentali ed orientali, con la loro ferrea disciplina, ci riconnettono alla genuina normalità delle società tradizionali, dove Corpo ed Anima devono necessariamente essere in armonia, oltre a rappresentare una fonte di sicurezza personale ed autosufficienza in una società sempre più barbara.».
Chi può partecipare al BoscoFesta?
Federico Fregni: «Per gli associati ad Azione Identitaria BoscoFesta ha il carattere di un vero e proprio campo di formazione dai ritmi scanditi. L'evento, in ogni caso, è aperto a tutti. E' possibile, per i visitatori ed amici, partecipare soltanto una o due giornate, oppure alle singole attività o conferenze. I pranzi saranno organizzati con un buffet a porzioni fisse, a prezzi militanti. Le cene, complete, sono a costo fisso di 15 euro. Si può pernottare nel campo tende, per 5 euro a persona, oppure in camera, al costo di 20 euro. Piscina, bagni e docce sono accessibili per ogni tipologia di sistemazione. Per eventuali informazioni, questo è il nostro indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il mio numero di cellulare: 331 131 0643 . L’evento si svolgerà presso l’agriturismo Pagus Malvano in Via Case Paolo, 1, 06035 Pozzo PG ; recapito telefonico: 331 891 3411 .»
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia