(ASI) - Si è aperta il 29 ottobre la Settimana della Cultura Iraniana, organizzata dall'Istituto Culturale dell'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran e promossa dall'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran presso la Santa Sede con la collaborazione speciale dell'Università Pontificia Salesiana attraverso la Biblioteca Don Bosco e la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale.
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La Settimana della Cultura Iraniana ha due interessanti iniziative. La prima è la mostra di materiali tipici della cultura iraniana presso i locali adibiti all'esposizione della Biblioteca Don Bosco dell'UPS, dal 29 ottobre al 2 novembre. Inoltre la mostra comprende opere calligrafiche del Maestro calligrafo Seyed Mohammad Sadat Kiaye, intarsi dell'artigianato persi anodi incisioni provenienti soprattutto da Isfahan (il principale centro di incisione dell'Iran), opere in "Marquetry (tecnica artistica che realizza immagini e disegni con strisce sottili di legno, vetro e di altri materiali colorati), e infine di smalti pregiati di superfici metalliche.
L'oro e il rame" di Homayoun Asaddian, introdotto dal prof. Carlo Tagliabue (martedì 30 ottobre); segue "Una separazione" di Asghar Farhadi, presentato dal prof. Renato Butera (lunedì 5 novembre); e conclude "Figlio di Miryam" di Hamid Jebelli, introdotto dal prof. Enrico Cassanelli. Le tre proiezioni avranno luogo presso l'Aula C2 della FSC alle ore 17.30. La rassegna del cinema iraniano segue all'importante iniziativa che la FSC ha concluso collaborando con il Religion Today Filmfestival per la promozione del cinema delle religioni.
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