(ASI) Asmara (Eritrea) - Per la serie "Italiani Popolo d'Eroi" brevi pillole di storia su Amedeo Guillet, soprannominato anche Comandante Diavolo (Cummundar as-Sheitan) o Lawrence d'Arabia Italiano nel Corno d'Africa che ha dimostrato agli Inglesi nel 1941 in Eritrea come il coraggio di 2000 cavalieri armati di picche, sciabole e bombe a mano, i leggendari Gruppo Squadroni a Cavallo "Bande Amhara" comandati dal Tenente Amedeo Guillet, possa sconfiggere un esercito moderno, con una tattica militare usata dai tempi di Alessandro Magno, attaccando il campo nemico all'alba, oppure creando un diversivo con un gruppo di cavalieri che attacca frontalmente i carri armati e si fa massacrare al grido di "Caricat" e un altro gruppo che prende il nemico alle spalle e con le bombe a mano e/o molotov distrugge i carri. Di seguito le sue vittorie ufficiali: Carica di Cavalleria ad Amasciamoi-Cherù (21 gennaio 1941); Battaglie di Cochen e Teclesan.
Leader della resistenza italiana dopo la resa con l'onore delle armi del Governatore dell'Africa Orientale Italiana il Duca Amedeo d'Aosta Savoia, ufficialmente morto o disperso, ma in realtà vivo con il nome falso di Ahmed Abdallah Al Redai, poi, dopo l"8 settembre rientrato in Italia agente segreto dal 1943 al 1947 quando entra nel corpo diplomatico ricoprendo in area mediorientale il ruolo di Ambasciatore Italiano in vari Stati. Gli sono stati dedicate canzoni ed è entrato nella leggenda, nato nel 1909 il 7 febbraio, muore a 101 anni nel 2010 il 16 giugno.
Un altro fulgido esempio di come il coraggio degli Italiani nella Seconda Guerra Mondiale non ha potuto nulla contro la tecnologia del nemico, ma è stato ammirato da tutto il mondo. Onore ad Amedeo Guillet.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia
Foto di Pubblico Dominio https://it.wikipedia.org/wiki/File:Amedeo_Guillet.jpg



