(ASI) Posta su uno sperone di roccia tra le valli del Tesino e del Tronto, Offida accoglie il visitatore con un vasto piazzale panoramico dove si trovano i resti della rocca medievale e il monumento alle Merlettaie. Un tempo, infatti, camminando per le viuzze del paese ci si poteva imbattere nelle donne che, sedute insieme, si dedicavano alla pratica del merletto a tombolo. Quest’arte sembra che fosse già nota ed avviata nel XVI° secolo, quando il borgo marchigiano era uno dei centri più importanti d’Europa.
Era una tecnica particolare grazie alla quale si ornavano collari, polsini, camicie e tovaglie d’altare tanto da ricevere numerosi riconoscimenti e dar vita nel 1950 alla prima fiera del merletto a tombolo. Questo mestiere non è affatto scomparso perché si è trasmesso di generazione in generazione, ed oggi l’associazione il merletto di Offida lo tutela e lo promuove. Tra le strette vie si possono acquistare i pregiati lavori e vedere le merlettaie all’opera. Da visitare è anche il teatro del Serpente aureo, tra i più rappresentativi delle Marche: realizzato nell’ 800 dall’architetto Pietro Maggi è una vera perla del barocco Italiano. Non dimentichiamo che Offida è anche un borgo del gusto e del folklore con un carnevale importante e vari festival dedicati a musica e cibo, le specialità del luogo sono il Chichi ripieno, i funghetti (dolci a base di anice) e i vini delle Terre di Offida Doc.
Passeggiare in piazza del Popolo ad Ascoli è una goduria per lo sguardo: il grande protagonista è il travertino dai colori chiari, modellato in un elegante colonnato che fa da cornice a caffè, ristoranti e negozi di antiche tradizioni dove acquistare prodotti tipici. D’altra parte, sin dal Medioevo, questa piazza è sempre stata il centro commerciale e sociale della città con un’elevata presenza di artigiani e la possibilità di passeggiare lungo una superficie molto vasta, osservando di fronte la slanciata Chiesa di san Francesco e a sinistra il maestoso Palazzo dei Capitani. Oggi Piazza del Popolo è sede di numerosi eventi che si svolgono nel corso dell’anno, dalla Quintana al Mercatino dell’Antiquariato, e se amate i liquori non potete non sedervi ai tavolini del caffè Meletti per degustare l’anisetta. Questo liquore nacque nel lontano 1870 da un’idea di Silvio Meletti primo proprietario della famosa caffetteria della città; si racconta che, chiuso nella bottega artigianale di sua madre passasse ore nell’intento di dare vita ad un prodotto fine, aromatico e delicato sperimentando dosi e ingredienti su un alambicco a bagno maria a lenta evaporazione.
Ora l’Anisetta viene esportata in tutto il mondo ed il caffè si è evoluto mantenendo però l’arredamento liberty dell’epoca e diventando sede di numerose associazioni ascolane.
Se poi foste stanchi di girovagare a piedi potete salire a bordo del trenino che si addentra nel cuore della città fino alle sue famose porte con la possibilità di utilizzare le audioguide.
Una città veramente da scoprire vi aspetta.
Donatella Arezzini per Agenzia Stampa Italia