(ASI) Siena - Una scoperta sensazionale a San Casciano dei Bagni, dove dallo scavo del Bagno Grande, sono state ritrovate 24 statue bronzee di epoca etrusca e romana in ottimo stato di conservazione.
"Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l'Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana. Credo che reperti come questi, e ho fatto i miei complimenti agli archeologi che ci stanno lavorando, esprimono meglio di ogni altra parola, di ogni altro concetto l'unicum della cultura di un Paese, di una Nazione come l'Italia".
Così Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, si emoziona di fronte alle opere all’interno del laboratorio in Toscana dove si stanno ripulendo e restaurando le statuette.
Lo scavo del santuario romano scoperto nel 2021 ha rinvenuto quelle che l’archeologo Jacopo Tabolli dell’Università di Siena ritiene essere “un tesoro assolutamente unico” se non «la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai fatti nella storia del Mediterraneo antico», come ha commentato accanto a lui il dg musei del MiC Massimo Osanna.
Le statuette raffiguranti matrone, divinità, imperatori e bambini sono state trovate assieme a diverse iscrizioni in etrusco e in latino e monete, il tutto in ottime condizioni. I ritrovamenti infatti sono stati protetti per 2300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche del santuario.
“Realizzate con tutta probabilità da artigiani locali, le 24 statue appena ritrovate si possono datare tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo.” spiega Tabolli affiancato dal direttore dello scavo Emanuele Mariotti e da Ada Salvi della Soprintendenza di Siena. “Il santuario, con le sue piscine ribollenti, le terrazze digradanti, le fontane, gli altari, esisteva almeno dal III secolo a.C. e rimase attivo fino al V d.C., quando in epoca cristiana venne chiuso ma non distrutto, le vasche sigillate con pesanti colonne di pietra, le divinità affidate con rispetto all’acqua. È anche per questo che, rimossa quella copertura, gli archeologi si sono trovati davanti un tesoro ancora intatto, di fatto il più grande deposito di statue dell’Italia antica e comunque l’unico di cui abbiamo la possibilità di ricostruire interamente il contesto”
Tutti i reperti storici verranno presto esposti in un palazzo cinquecentesco nel centro storico di San Casciano dei Bagni, acquistato proprio per mostrare al pubblico gli oggetti rinvenuti negli scavi.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia