RIVIVE DOPO OLTRE DUEMILA ANNI IL “BELLUM PERUSINUM”
Il Pubblico Ministero sarà rappresentato dal Dott. Sergio Sottani (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Forlì); il difensore dell’imputato sarà l'Avv. Franco Libori (Presidente della Camera Penale di Perugia); i componenti del Collegio Giudicante saranno il Prof. Avv. David Brunelli (Professore Ordinario Diritto Penale all'Università di Perugia), la Dott.ssa Marina De Robertis (Magistrato del Tribunale di Perugia) ed il Dott. Alberto Bellocchi (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Perugia); Garante del processo sarà il Notaio Marco Galletti. Ad impersonare i testimoni saranno i soci del Rotaract Club Perugia Est Gabriele Principato, Paola Tempone e Nicola Farinelli, nei panni di Ottaviano Augusto ci sarà l’Avv. Mattia Masotti.
Perugia -Domenica 30 ottobre, alle ore 16.30, nella Sala dei Notari verrà processato Ottaviano Augusto accusato per gli eventi seguenti ai fatti noti come “Bellum Perusinum”. Si tratta ormai di un appuntamento fisso per i cittadini di Perugia, un modo di riscoprire la propria storia divertendosi e facendo del bene: stiamo parlando del “Processo Storico”, la particolare manifestazione, organizzata dal ROTARACT CLUB PERUGIA EST, giunta quest’anno alla III° edizione, la cui particolarità è quella di mettere sotto processo la storia davanti ad un collegio di veri magistrati. La prima edizione, nel 2009, calò la platea nella Perugia del ‘500, con un processo a Grifonetto Baglioni, protagonista delle cosiddette “nozze rosse” dei Baglioni; l’edizione del 2010, in linea con le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità italiana, portò alla riscoperta del Risorgimento umbro, processando per le cosiddette “Stragi di Perugia” del 20 giugno 1859, il Colonnello Anton Maria Schimd. Lo scorso anno l’evento ottenne, fra le altre, le lettere di plauso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente del Senato Renato Schifani. La Sala dei Notari si trasformerà ancora una volta in un Tribunale che metterà sotto processo Ottaviano, giovane erede di Gaio Giulio Cesare, il futuro Imperatore Augusto, accusato, per i fatti noti come “Bellum Perusinum”, della distruzione della città di Perugia e della strage di cittadini perugini avvenuta nel giorno delle Idi di Marzo del 40 a.C. a seguito di una cruenta battaglia contro le truppe di Lucio Antonio, fratello di Marco Antonio. Questa nuova edizione del “Processo storico”, organizzata dal club guidato dal Presidente Carmine Pacelli, fa parte delle iniziative finalizzate alla promozione della candidatura delle città di Perugia-Assisi a Capitale europea della Cultura 2019, ed è patrocinata dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Perugia, dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati (A. I .G.A) di Perugia e dalla Camera Penale di Perugia Fabio Dean. Il ricavato dell’evento verrà interamente devoluto all’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro (AUCC) o.n.l.u.s. ed al Service del Rotaract: "Uniti per L'Aquila" per la ricostruzione della Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila, gravemente danneggiata dal sisma dell'aprile 2009. Anche quest’anno i soci del Club di Perugia Est interpreteranno l’imputato ed i testimoni dei fatti che saranno sottoposti ad interrogatorio. Ogni personaggio indosserà fedeli ricostruzioni dell’abbigliamento dell’epoca grazie al contributo della Legio I Taurus, Associazione senza scopo di lucro volta alla ricostruzione storica del periodo Repubblicano della storia romana. Il Pubblico Ministero sarà rappresentato dal Dott. Sergio Sottani (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Forlì); il difensore dell’imputato sarà l'Avv. Franco Libori (Presidente della Camera Penale di Perugia); i componenti del Collegio Giudicante saranno il Prof. Avv. David Brunelli (Professore Ordinario Diritto Penale all'Università di Perugia), la Dott.ssa Marina De Robertis (Magistrato del Tribunale di Perugia) ed il Dott. Alberto Bellocchi (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Perugia); garante del processo sarà il Notaio Marco Galletti. Al termine del dibattimento, come ormai da consuetudine, il pubblico intervenuto sarà chiamato ad emettere il suo verdetto, votando la colpevolezza o l’innocenza dell’imputato mediante le biglie bianche e nere che saranno fornite all’ingresso. Per assistere a questo interessante ed unico evento, l’appuntamento è a Perugia, domenica 30 ottobre, alle ore 16.30, presso la Sala dei Notari.
Sentenza
La Corte, nel procedimento penale contro CESARE OTTAVIANO AUGUSTO chiamato a rispondere dei reati di a)devastazione e saccheggio e b) strage, in relazione ai fatti del Bellum Perusinum occorsi nel 41-40 a.C. in Perugia,
udite le parti e preso atto delle risultanze istruttorie dell'odierno dibattimento, nonché delle note fonti documentali;
premesso che guesta Corte è chiamata ad applicare i principi generali dello jus gentium con i criteri e l'esperienza dell'uomo moderno; che nella valutazione dei fatti non si deve tener conto delle cause della guerra e delle discutibili modalità della sua conduzione; che è risultato pacifico che Ottaviano, una volta impadronitosi della città di Perugia dopo la resa di Lucio Antonio, dava ordine di sacrificare almeno trecento senatori perugini, senza operare distinzione tra chi aveva partecipato alle operazioni belliche e chi semplicemente non si era opposto all'ingresso in città dì Lucio Antonio;
che viceversa l'imputato salvò la vita non solo a Lucio Antonio e a Fulvia, suoi diretti avversari nella guerra, ma anche tutti i loro soldati;
considerato quindi che l'uccisione dei senatori perugini non fu determinata da motivi strettamente inerenti le operazioni militari, anche perchè l'esercito di Ottaviano non risulta aver subito significative perdite durante l'assedio (v. testimonianza soldato Tiberio),ma si può giustificare solo nella prospettiva di lanciare un sanguinario monito alla altre città della penisola, dando un esemplare e terroristico avvertimento di quello che sarebbe potuto succedere alle popolazioni italiche se non avessero assecondato i disegni di potere di Ottaviano;
che nella stessa prospettiva si spiega perchè il futuro potente decise di salvare l'esercito nemico, trattandolo con calcolata generosità onde farlo schierare dalla sua parte;
ritenuto che tale motivazione non giustifica, nemmeno in applicazione dello jus gentium, in alcun modo l'efferato crimine, consistito in una crudele esecuzione attuata mediante scannamento sull'altare di Cesare, e che nessun rilievo attenuante può esere assegnato alla circostanza che dopo i fatti Ottaviano ricostruì interamente la città e all'eventuale consenso, peraltro non provato da parte del Senato all'uccisione;
che, tuttavia, non risulta provata la responsabilità per i reati di devastazione e di saccheggio di cui al capo a), da ricondurre verosimilmente ad autonoma iniziativa della soldatesca;
PQM
ASSOLVE
l'imputato per i reati di devastazione e saccheggio di cui al capo a) per non aver commesso il fatto;
DICHIARA LA RESPONSABILITÀ'STORICA
di CESARE OTTAVIANO AUGUSTO in relazione al reato di omicidio plurimo, così riqualificato il fatto di cui al capo b) della rubrica, censurandone severamente la condotta, e demandando agli studiosi della storia di rivederne la figura anche alla luce delle risultanze del presente processo. Perugia, 30 ottobre 2011