(ASI) Chieti - La città di Chieti, l'antica Teate Marrucinorum, secondo tradizione, prenderebbe il suo nome dalla ninfa Teti, la madre dell'eroe omerico il Pelide Achille.
L'11 maggio si sono tenuti a Chieti i festeggiamenti per i 3200 anni della fondazione della città che hanno coinvolto fra storia, mito e divertimento migliaia di persone.
A tal proposito, si è svolto in mattinata, a partire da Piazza San Giustino fino a Piazza Mazzini nella Villa Comunale, il corteo storico che ho avuto l'onore di coordinare, organizzato da Ugo Iezzi e Mario D'Alessandro, con la collaborazione dell'Associazione Teate Nostra con figuranti in maschera vestiti dal Pelide e Achille e dalla Ninfa Teti, da guerrieri Mirmidoni, legionari romani e con vestiti medievali.
Nella Villa Comunale, in Piazza Mazzini, capolinea del corteo, dove attendeva la cittadinanza un buffet a cura dello chef Santino Strizzi, con prodotti offerti da alcune attività commerciali enogastronomiche di Chieti e dintorni, è stata fatta la posa simbolica di un busto d'Achille, simile a quello che nel Cinquecento il Duca d'Alcalà sottrasse alla città, in attesa che le autorità concedano l'autorizzazione per la posa definitiva della statua.
Proprio nella Villa Comunale di Chieti abbiamo incontrato e intervistato brevemente lo scrittore Ugo Ardini che ha scritto un libro, intitolato "L'Incredibile Avventura dell'Achills Marrucino" (Edizioni Tabula Fati), a cui abbiamo posto delle domande:
- Chi è Ugo Ardini?
"Sono abruzzese di nascita e amo visceralmente la mia terra: ne adoro il paesaggio, il cibo, le tradizioni culturali... ricchezze, a parere mio, troppo spesso sottovalutate dai nostri conterranei.
Svolgo la libera professione in ambito giuridico immobiliare ma da qualche anno mi sto dedicando con intensità crescente alla mia più grande passione: scrivere storie illustrate per bambini e ragazzi, facendone talvolta brevi cartoni animati, videolibri e avventure grafiche. Porto avanti i miei progetti con l'Università popolare di Abruzzo e Molise in collaborazione con importanti realtà territoriali e nazionali come Fige, Cipas, Centro Spezioli, Aic, Arga-Unaga-FNSI".
- Ci parli della sua attività letteraria...
"Scrivo e disegno da quando avevo otto anni, ma solo da cinque anni a questa parte ho iniziato a pubblicare le mie opere. Come ho detto, sono appassionato di tradizioni popolari e mi piace declinarne in chiave fakelore (folclore fantastico) le leggende più suggestive. Quelle che hanno a che fare con la magia e le imprese supereroiche sono le mie preferite. Tre dei miei lavori sono depositati al Consiglio Nazionale delle Ricerche quali strumenti ludodidattici: "Underphyre, la magia del peperoncino" (Accademia del Peperoncino Editore); "La Nocciola incantata", presentato lo scorso anno in occasione della Settimana della lettura (Pizzoli); "il Paradiso degli Olivi" (c.s.)".
- Come e perché è nata l'idea del libro "L'incredibile avventura di Achille Marrucino"?
"L'incredibile avventura di Achille Marrucino, edito da Tabula Fati, è il mio lavoro più recente. A darmene l'idea è stato Ugo Iezzi, teatino verace con il pallino per il leggendario fondatore della città di Chieti che, come è noto, quest'anno spegne la bellezza di 3200 candeline. L'obiettivo? Incuriosire i giovani lettori al personaggio di Achille, rilanciandone le gesta in chiave supereroica".
- Ci parli brevemente dell'opera...
"Traendo spunto da autentiche fonti storiche e mitologiche, anche se in mezzo a mille esagerazioni, errori e forzature, il libro descrive in modo spassoso - o almeno spero - le avventure dell'eroe omerico: dal bagno nello Stige che gli diede l'invulnerabilità all'alleanza con l'antico popolo del Touta Marouca, passando per la banale "distrazione" che ne ha segnato il destino. Ma nel racconto ci sono anche l'amore per Abruzzeide (alter ego della più famosa Briseide), il buon cibo, epiche battaglie e un pizzico di magia. Del libro ho realizzato testo, filastrocche e illustrazioni, oltre a un piccolo cartoon e alla canzone "Achille Marrucino Rock"".
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia