(ASI) Tutto cambia e si trasforma, si estingue il rettile e subentra il pitbull. In psicologia per borderline si intende un disturbo della personalità a causa della quale il soggetto è caratterizzato da instabilità dell’umore, delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé, dell’identità e del comportamento, e una più generale anomalia nella percezione del senso di sé.
Questo il senso che Livio Cassiani Ingoni ha voluto dare alla sua raccolta di racconti brevi non a caso intitolata Diario borderline e pubblicato da Aletti Editore.
Per comprendere bene il senso del libro e l’animo dell’autore appare opportuno riportare un brano de “La sciamana”. “…tu hai due draghi, il primo sulla spalla sinistra incoronato e fiero, l’altro sull’avambraccio destro, trafitto da san Giorgio. Uno lo hai esaltato l’altro lo hai ammazzato”.
A nostro modo di vedere questa semplice frase è quanto mai esplicativa per capire il filo conduttore che lega le varie storie, alcune dal sapore fortemente autobiografico, del libro.
Temi ricorrenti nel libro sono la nostalgia, con l’autore che ha deciso di mettere nero su bianco episodi di vita vissuta ed esperienze precedenti, ed anche una voglia di regolare alcuni conti con il passato che si sarebbe voluto diverso, emblematico a tal proposito il racconto “Memoria patris mei” in cui l’autore prova a fare i conti con la sua storia personale chiarendo anche il rapporto con il genitore perso troppo presto. Proprio questi due elementi riescono a legare tra loro racconti apparentemente molto diversi tra loro.
Uno dei brani che, ad esempio, ha maggiormente colpito il nostro interesse è stato “Il grande vuoto” dove la storia della ruspa che avanza distruggendo il campetto dove l’autore ed i suo compagni giocavano a calcio appare quasi la metafora del passaggio dall’età della spensieratezza a quella adulta.
Con questo nuovo libro l’autore si conferma un artista maledetto a tutto tondo capace di spaziare non solo tra diverse arti ma anche di saper utilizzare diversi registri narrativi con una sensibilità non comune.
Piccolo libro ma di grande scorrevolezza si legge tutto d’un fiato e riesce a catturare l’attenzione del lettore per la grande varietà dei temi trattati e per lo stile e l’incisività utilizzati. Consigliato a tutti coloro che cercano un libro diverso ed interessante.
L’universo intero non è altro che uno spazio logico dominato dai Numeri, questa è la verità, ma l’artista non la capiva e non la capirà mai, egli…aveva tre in matematica.
Livio Cassiani Ingoni è nato a Roma il 30 dicembre 1953. Fin da giovane studente del corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, si distinse come artista “ribelle” dallo stile graffiante e provocatorio, guadagnandosi immediatamente l’appellativo di “enfant terible”.
Ha pubblicato in proprio le opere Il Bandito nel 1995, e Romantici e Malfamati nel 2007.