Marco Grilli, curatore della mostra: “Un bagliore di luce creativa per la nostra città”
(ASI) Terni - “Bolle di carta, come conchiglia fragile”. Si intitola così la mostra d'arte inaugurata lo scorso sabato 18 Novembre all'interno della sala della Galleria Mentana di corso Vecchio 134, in pieno centro storico a Terni. Presenti all'evento, oltre all'’artista Maria Teresa De Nittis autrice delle opere esposte, i curatori Edoardo Desiderio e Marco Grilli, la direttrice dell’ISTESS Stefania Parisi, la direttrice della Galleria Mentana Silvia Piersanti e il fotografo Fabio Tosti, che già da qualche anno segue i passi dell’artista nel territorio ternano.
Numerosi i cittadini che si sono interessati all'evento presentandosi il giorno dell'inaugurazione: collezionisti, medici, professionisti e imprenditori locali che già da tempo seguono l’artista pugliese, adottata da oltre 30 anni dalla città dell’acciaio.
La mostra ha registrato anche un’ elevata percentuale di pubblico giovanile, rara in eventi di genere nel nostro territorio, oltre agli artisti di fama internazionale come il maestro Igor Borozan, che ritorna a Terni dai suoi lunghi viaggi per presentare il suo ultimo libro “Anima”; il mondo accademico con la presenza della Prof.ssa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia e infine dell’Archivio di Stato di Terni.
L'evento rientra nel programma del Terni Film Festival - Popoli e Religioni, iniziato lo scorso 10 novembre grazie alla stretta collaborazione intrapresa già due anni fa con l’ISTESS e con la direttrice Stefania Parisi.
La mostra della De Nittis è una pregevole raccolta di pezzi unici, su carta, materiale che continua a stimolare la sensibilità dell’artista, già nota nel territorio ternano per aver concentrato la sua ricerca su temi in prevalenza incentrati sul mare e sulle antiche vestigie del nostro pianeta, sulla storia remota delle ammoniti e sull'affascinante processo di trasformazione degli organismi. Metafora di una fragilità che resiste, la scelta del supporto cartaceo è da leggersi in questo senso: le cose fragili sono anche le cose belle. La carta, un materiale spesso dato per scontato, continua a stimolare e arricchire la sua sensibilità di artista, così squisitamente acuta da essere in grado, ricorrendo a tecniche particolari, di ottenere nelle sue opere risultati estremamente suggestivi con acqua e pigmenti colorati. Risultati che metteno in luce la perenne validità di un supporto scrittorio e pittorico antichissimo. La conchiglia (Bolle di carta sulla battigia), metafora di una fragilità che resiste, viene spesso evocata e illustrata da Maria Teresa De Nittis: è il saper riconoscere la propria fragilità, ma senza temerla.
Presenti alla mostra, che rimarrà aperta fino al 9 dicembre (con orario 9,30 -13.00 / 16,30 – 19,30) anche oggetti di artigianato artistico creati dall’artista.
Fotografie realizzate da Fabio Tosti Photographer
Mauro Colini - Agenzia Stampa Italia