Intervista a Fabio Strinati: poeta e pianista marchigiano
 

fabiostrinati(ASI) Macerata – Abbiamo intervistato il noto giovane artista che vive sull'Appennino umbro – marchigiano nella Provincia di Macerata, Fabio Strinati (34 anni), poeta, pianista che ha ottenuto anche alcuni riconoscimenti a livello nazionale, a cui abbiamo posto delle domande:

1) Chi è Fabio Strinati?

“Sono un poeta, scrittore, aforista, pianista e compositore marchigiano. Un artista artigiano, così mi definisco. Mi piace far vivere le mie sensazioni, le mie emozioni, attraverso i mestieri che mi riescono meglio: scrivere, comporre e suonare. Essendo nato e vissuto in un periodo storico molto complesso, molto delicato, molto spesso mi capita di andare a braccetto con la tristezza, per cui, la mia medicina naturale, è l’arte. Dicono infatti che io sia una persona molto complessa, ma posso dire che non è esattamente così. Diciamo che Fabio Strinati è una persona multiforme e variegata. Sono una persona molto semplice, ma anche agitata interiormente, sempre pronto a catturare qualche dettaglio interessante, oppure, mi piace inventare storie su altre persone. Non mi piace far sapere

come nascono le mie poesie, ma posso assicurare che molte volte, sono nate a causa di situazioni strane e inverosimili. L’importante, è trovarsi nel posto giusto al momento giusto. E con l’attenzione giusta. Se proprio vogliamo dare la definizione di Fabio Strinati, possiamo prendere come riferimento un detto di Li Ching-Yun che recita così: “conserva il cuore quieto, siedi come una tartaruga, cammina vispo come il piccione, e dormi come il cane”.

2) Ci parli brevemente delle sue opere e dei suoi riconoscimenti...

“Le mie opere mi rispecchiano sotto ogni punto di vista. Ogni mia opera, è per me come un figlio. Mi innamoro delle mie opere, delle parole che scrivo, del suono che riescono a produrre. Ad esempio, nel 2014 è uscito il mio primo libro dal titolo Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo. Libro pubblicato con la casa editrice Il Foglio Letterario, dello scrittore Gordiano Lupi. Una poesia pensata come al pentagramma. Una Poesia pensata come attraverso il respiro delle spighe di grano. Il titolo, fa riferimento alla parte letteraria dell’opera, mentre il sottotitolo fa riferimento alla parte musicale. Un lavoro poetico fatto di una ricerca continua di significato e significante che devono combaciare attraverso metafore e suoni, immagini e ritmi che colpiscono per la ricchezza di particolari, per quella assonanza tra il reale e l’onirico. Ecco,per me, tutto questo è poesia. Questo libro è presente in diverse riviste letterarie, come ad esempio la rivista “Il Segnale” di Lelio Scanavini che ne ha tirato fuori una recensione molto interessante e positiva. Anche Gian Ruggero Manzoni si è espresso in maniera molto favorevole. Su questo libro, ho fatto uno spettacolo insieme all’attrice Maria Rosario Omaggio, al Teatro Lo Spazio di Roma, il 6 agosto del 2015. Sempre nel 2015, uno spettacolo con il bassista e contrabbassista abruzzese Valeriano Anastasi, allievo di Ennio Morricone. Tutto questo mi rende molto orgoglioso. Mi rende felice. Vuol dire che sto facendo le cose per bene, ma senza dimenticare mai le mie origini di “artista artigiano” Il mio passato, mi ha insegnato moltissimo. L’umiltà è l’ingrediente giusto per migliorarsi sempre, ed è il mio più valido alleato. Nel 2015, è uscito il mio secondo libro dal titolo Un’allodola ai bordi del pozzo. Libro completamente diverso. Molto meno ermetico, molto più discorsivo. Un libro che tenta di concentrarsi sulla “ materia “ del nostro esistere, provvisoria, incerta, disillusa. La costruzione di ogni singolo verso è libera da vincoli metrici o stilistici. Gioco con le parole e con il loro suono e cerco di entrare dentro una realtà sempre più multiforme. D’altronde, io sono una persona variegata e multiforme. Un libro che parla di natura, di conflitti, di lacerazioni, di povertà, di tensioni, di una società difficile e complicata. Quest'opera, ha ricevuto diversi riconoscimenti, come ad esempio: il Secondo posto al Premio Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme”, il Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti”. Nel novembre del 2016 è uscito il mio terzo libro, un poemetto dal titolo “Dal Proprio nido alla vita”, un poemetto ispirato ad un libro dello scrittore Gordiano Lupi, “ Miracolo a Piombino”. Un libro a tema adolescenza, fanciullezza, giovinezza. I miei riconoscimenti più recenti sono: Primo classificato al Concorso Internazionale Amico Rom XXXIII Edizione; Premio speciale Borgo Di Montiano con la poesia “ Ombre”; Primo

classificato al Concorso Nazionale Sorella Africa; Menzione di merito al Premio Nazionale Caro Amico Che Scrivi; Terzo Classificato al Premio Nazionale Mario Dell’Arco XX Edizione; Autore Benemerito Della Cultura”

3) Cosa ispira la sua poesia?

“La mia poesia è una poesia che si ispira alla poesia. Chiedo perdono per il gioco di parole, ma è veramente così. Tutto ciò che mi circonda, tutto ciò che tocco, che sento, che ascolto, per me è poesia. Gli oggetti, le immagini; sono poesia. Chiaramente, tutto questo diventa poesia, quando una certa sensibilità spiccata dell’anima, riesce a venire in superfici. L’anima deve isolarsi. Per fare questo, bisogna conoscersi a fondo. Prima di scrivere la mia prima poesia, ci ho pensato cento, duecento volte prima di scriverla. Si tratta di una responsabilità altissima. Ci vuole coraggio per scrivere, e bisogna essere onesti e coerenti. Per me la poesia è “ l’umiltà dell’anima che prende forma attraverso una luce propria. Una luce infinita che nasce dal cuore, ma che poi esce là fuori per farsi un giretto nel mondo, per poi ritornare al suo cuore materno, rinforzata di luce propria”.

4) Quali sono i suoi prossimi progetti professionali?

“Il mio progetto più imminente è quello di terminare e pubblicare una raccolta poetica ispirata alla cultura Romanì. La raccolta s’intitola “ Tra il soffio e il respiro”. Il libro, avrà la prefazione a cura di Santino Spinelli ( musicista, compositore, e insegnante ). Un vero monumento della cultura Romanì. Inoltre diverse poesie sono dedicate a grandissimi personaggi di questa meravigliosa cultura e tradizione, come ad esempio: Moira Orfei, Otto Mueller, lo stesso Santino Spinelli, Ernst Lossa e tanti altri ancora. Altro progetto imminente, è quello di scrivere un libro sulla regione Abruzzo. La mia regione preferita. Adoro l’Abruzzo sotto ogni aspetto. Rimango incantato

dalle sue colline, dalle sue montagne, dai sui colori. Tutto questo mi rende libero. Quando mi trovo in Abruzzo, mi sento un uomo libro. L’Abruzzo è poesia, poi, per non parlare dei paesi, o città come Chieti, ( la città più antica dell’Abruzzo e una delle più antiche d’Italia ) semplicemente una meraviglia. Questo libro, sarà di carattere poetico, culturale. Un libro che parli delle leggende, delle fate, dei misteri, di tutto quello che avvolge la regione Abruzzo. Come progetti imminenti direi questi. Chiaramente la mia attività è molto intensa. Ho una presentazione a Reggio Calabria sul poemetto alla Biblitoeca De Nava, la biblioteca più antica calabrese. Ad aprile ho uno spettacolo a Tivoli, organizzato dall’attore Urbano Barberini, incentrato sempre sul poemetto. Per questo evento,

suonerò al pianoforte brani che io stesso ho composto. Sono degli aforismi musicali poetici. Altro progetto interessante, uno spettacolo di poesia e musica contemporanea nel mese di maggio, con l’attore Tonino Tosto”.

Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

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