(ASI) Pisa - Venerdì 7 ottobre, ore 16.30. I cittadini pisani partecipano numerosi alla catena umana che, partendo da piazza XX Settembre (di fronte al Comune), dopo un percorso di circa un chilometro, stringe in un abbraccio sia fisico che ideale San Paolo a Ripa d’Arno. Il flash mob vuole attirare l'attenzione sull'iniziativa di crowdfunding, su piattaforma Eppela, sostenuta da Unicoop Firenze, e intesa a finanziare l'intervento di restauro conservativo che si è reso necessario per impedirne il crollo.
Tra i capolavori del romanico pisano, San Paolo è stata chiusa nel 2012 perché non più agibile e, da subito, gli abitanti della zona si sono attivati per raccogliere i fondi necessari alla sua riapertura (stimati in circa un milione di euro).
Unicoop Firenze, dopo avere conseguito ottimi risultati promuovendo, l’anno scorso, un altro flash mob - inserito nella campagna per il restauro del Battistero di Firenze - ha deciso di impegnarsi in prima linea, quest’anno, puntando sul cofinanziamento al 50% dei lavori necessari per la messa in sicurezza e la riapertura al pubblico dell’edificio. Promuovendo altresì varie iniziative, quali quella dell'abbraccio, per sensibilizzare l'opinione pubblica e per raccogliere fondi con la vendita dei prodotti Coop nello spazio allestito di fronte al Comune di Pisa.
San Paolo, del resto, è uno dei gioielli architettonici che compongono il ricco patrimonio culturale toscano. Edificata nell’XI secolo, ha goduto di una serie di ampliamenti e migliorie soprattutto in epoca medievale. Gli affreschi, tuttora conservati, sono databili intorno al 1336 e citati persino dal Vasari nelle Vite. Di notevole valore anche la tavola di Sant’Orsola che soccorre Pisa, conservata presso il Museo Nazionale di San Matteo. La facciata, completata da Giovanni Pisano nel XIV secolo, rimanda indubitabilmente - per stile e luminosità - al biancore sontuoso del Duomo pisano, con il quale condivide la bicromia realizzata con diversi tipi di marmo, e i tre ordini sovrapposti di loggette percorribili, dal disegno a salienti (ossia, con una copertura che presenta una successione di spioventi).
La campagna di crowdfunding proseguirà fino al 13 ottobre e ha per obiettivo la raccolta di 200.000 euro (al momento, gli organizzatori precisano che si è raggiunta la cifra di 120.000 euro circa).
Mancano, quindi, ancora pochi giorni per dare il proprio contributo, attraverso il mecenatismo dal basso, alla riapertura di questo piccolo scrigno artistico.
Simona M. Frigerio -
Credits: Foto di Nicola Gronchi
Dida: I ponteggi all'interno di San Paolo a Ripa d'Arno.