(ASI) Abruzzo. Nella Chiesa annessa al convento francescano di Castelvecchio Subequo (AQ), è custodita una delle due sole reliquie al mondo del sangue di San Francesco d'Assisi (l'altra reliquia è a Roma nella Chiesa delle Sacre Stimmate), raccolto dalle ferite del Santo, probabilmente durante il suo soggiorno presso il Castello dei Duchi di Celano (1216-1222), signori di un vasto territorio che includeva anche la Valle Subequana, dove sorge l'antico borgo abruzzese.
A seguito del passaggio del “Poverello di Assisi”, tra il 1221 e il 1261, fu iniziata la costruzione del primo nucleo dell'attuale convento, a cui i conti marsicani donarono l'ampolla quattrocentesca contenente il sangue di S. Francesco.
Martedì 1 ottobre 2013, il sangue contenuto nell'ampolla, si sarebbe liquefatto alla presenza di dieci persone, tra cui il Sindaco del paese, la giornalista e religiosa suor Miriam Castelli (venuta in paese per presentare un suo libro sulla sua esperienza di vita con Giovanni Paolo II), lo storico del paese Giuseppe Cera, il manager Franco Di Braccio ( residente a Biella, ma originario di Castelvecchio) e altri.
I presenti che hanno assistito a quello che viene considerato un vero e proprio miracolo, hanno costituito una Associazione “Sanguis Francisci”, presieduta da Franco Di Braccio, che si prefigge lo scopo di salvaguardare la Sacra Reliquia e, nel contempo, portare un aiuto concreto al Convento francescano di Castelvecchio Subequo.
Sentiamo a tal proposito, cosa hanno dichiarato ai nostri microfoni sia lo storico Cera e il Presidente dell'Associazione Di Braccio: https://www.youtube.com/watch?v=aI000YnaN8Y
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia