(ASI) E’ curioso un pamplhet edito dalla Serenissima Repubblica di San Marino l’11 febbraio 1934 (1633 d.F.R) sul quotidiano “il Popolo Sanmarinese” dal particolare,metafisico titolo relativo al “colloquio con lo spirito di Melchiorre (Delfico)”.
Tale pamplhet risulta inserito in una pubblicazione in occasione delle “fauste nozze” cosi’ usavasi dire in quei tempi con un linguaggio aulico, pregno di classicita’ ed imponenza, tra la signorina Maria dei Baroni Casamarte di Campotino e l’On.avv.Giacomo Bassino di Pescara il 29 ottobre 1934 (XIII E.F).
Maria Carmela Casamarte Treccia di Campotino era nata il 14 luglio 1911 e deceduta nel 1984, figlia del Barone Giovanni Battista Casamarte Treccia di Campotino e della prima cugina, Beatrice dei marchesi De Filippis Delfico, figlia del sen.Trojano, illustre eroe del risorgimento teramano.
Costei era una discendente di MELCHIORRE DELFICO famoso economista (1744+1835), storico della Repubblica di San Marino.
Il Balsimelli, autore del pamphlet dopo aver narrato le gesta di Melchiorre Delfico e quanto abbia fatto per la Repubblica del Titano tanto da venire aggregato al patriziato san marinese commenta alcune epistole che lo storico in esilio presso la Repubblica ebbe a scrivere con Alessandro Volta, lo Spallanzani, con il Soave ecc.
La Repubblica ebbe modo di contraccambiare gli studi storici su San Marino, non solo erigendo anche una statua in suo onore di recente restaurata ma anche ad emettere tre serie filateliche dedicate a Melchiorre Delfico, emesse nella Repubblica di San Marino, nel 1935 in occasione del centenario della morte, nel 1942 e nel 1948.
Ma quello che rende particolare e non scontato il libercolo è la narrazione immaginaria di un colloquio tra il Balsimelli e lo spirito di “Melchiorre Delfico” all fine del pamphlet.
Il tutto è desunto quasi per intero da autentici brani e frasi che si trovano nel numerosissimo epistolario di Melchiorre Delfico ed in particolare una lettera importante scritta ad Alberto Fortis in Parigi il 16 ottobre 1800 ed un’altra scritta a Giuseppe Mercuri in San Marino il 3 giugno 1808.
Oggetto del colloquio con lo spirito di Melchiorre era che Napoleone Bonaparte conoscendo gli alti meriti di economici di Melchiorre lo aveva chiamato a Parigi per un alto incarico che dovette rifiutare; altersi’ parlo’”.... della inaspettata nomina il 9 giugno 1806 a Consigliere di Stato nella capitale del nuovo regno partenopeo...”
Il colloquio finisce con l’infortunio occorsogli nel 1813 a Rimini,dopo essere stato urtato da una carrozza i cui postumi furono letali.
Francesco Rosati di Monteprandone - Agenzia Stampa Italia