(ASI) Perugia. Un Massimo Perari emozionatissimo ha aperto il convegno che questo pomeriggio alla Sala dei Notari di Perugia ha avviato l'anno di celebrazioni sulla figura di suo padre Giovanni Perari.
“Gianni Perari e il suo tempo” il tema scelto per descrivere non solo la figura dell'uomo e del politico che fu giovanissimo sindaco di Perugia e segretario del Partito Socialista, ma uno spaccato attraverso racconti ed immagini della vita politica di quegli anni, delle grandi battaglie civili dell'epoca, della vita di una Perugia delle grandi aziende come Perugina ed Ellesse, della città dove lo stadio è stato eretto in soli tre mesi da azienda locale che faceva parlare di se nel mondo. “Un atto dovuto”, come lo ha definito il sindaco di Perugia Andrea Romizi, che proprio con il suo predecessore Perari condivide il primato dei più giovani sindaci del capoluogo dell'Umbria. “Questo momento di ricordo – ha continuato Romizi - è memoria di un uomo e anche di un tempo. Oggi fa onore al sindaco Perari questa presenza molto ampia e trasversale di tanti illustri cittadini. Sono molto felice di vedere qui oggi così tanti sindaci, ma è significativo per un uomo che incurante delle conseguenze ha messo la libertà come valore primario e indiscutibile”. Romizi ha fatto riferimento ad un particolare episodio della vita amministrativa di Perari, quando un botta e risposta epistolare con il sindaco di Bratislava proprio sul tema delle libertà, causò la crisi politica interna che lo portò alle dimissioni. Episodio che sarà uno dei temi di un libro la cui uscita è annunciata per il 1 marzo del 2017, a conclusione di questo anno di eventi e in coincidenza dei trent'anni dalla morte di Perari e che raccoglierà le testimonianza di tanti amici e compagni dell'epoca. In questi mesi si articolerà anche una mostra fotografica che riunisce una grande quantità di materiale raccolto proprio tra gli attori dell'epoca, come il video restaurato, mostrato oggi ai tantissimi presenti, con parte dei comizi, molti dei quali tenuti proprio alla Sala dei Notari, in occasione degli eventi politici più importanti dell'epoca come ad esempio il referendum sul divorzio e le grandi battaglie civili dell'epoca. “Siamo figli cresciuti a pane e politica – racconta Leonardo, fratello di Massimo e Sara Perari (non a caso tre avvocati) -, siamo stati esortati allo studio delle materie umanistiche e dei diritti, alla rimozione delle disuguaglianze sociali, al ripudio della guerra e alla libertà, arte e cultura, sono gli stessi valori che oggi io cerco di trasmettere ai miei figli”. Messaggi di saluto della presidente Catiuscia Marini e del sottosegretario Giampiero Bocci e la presenza di tutto il panorama del mondo politico umbro, di ieri e di oggi sono la più grande testimonianza di una figura mai dimenticata come sottolineato dai due relatori Luciano Bacchetta sindaco di Città di Castello e Valfiero Budassi già sindaco di Todi e intimo amico di Giovanni.