(ASI) Milano. Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento natalizio con l'arte: le porte di Palazzo Marino si aprono dal 3 dicembre al 10 gennaio per ammirare uno dei maestosi capolavori di Pietro Paolo Rubens, una
grande pala d'altare che raffigura l'Adorazione dei pastori, riscoperta come opera del pittore fiammingo nel 1927 dal grande storico dell'arte Roberto Longhi, folgorato dalla sua visione nella Chiesa di San Filippo Neri a Fermo e oggi conservata nella Pinacoteca Civica della città marchigiana.
Un dipinto grandioso che raccoglie la summa poetica di Rubens e che anticipa la nascita del Barocco.
Una occasione preziosa per celebrare le festività natalizie ammirando uno dei capolavori del maestro, e per ripensare ai legami di Milano con le Epifanie cristologiche.
Una grande opera proveniente da una piccola ma importante città, Fermo, a testimonianza delle innumerevoli eccellenze artistiche disseminate nel nostro Paese e molto spesso nelle località meno frequentate.
Patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale – e con il sostegno di la Rinascente, l'iniziativa, organizzata anche quest'anno con la regia di Palazzo Reale, è realizzata insieme alla Città di Fermo - Pinacoteca Civica in collaborazione con le Gallerie d'Italia di Piazza Scala, curata da Anna Lo Bianco e organizzata in collaborazione con Civita.
L'ingresso alla Sala Alessi sarà libero e possibile tutti i giorni: i visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell'arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo.
Il catalogo della mostra è edito da Marsilio.
Sala Alessi - Palazzo Marino
Piazza della Scala 2
Ingresso libero
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30)
Giovedì dalle h. 9.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00)
Info 800167619
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Le porte di Palazzo Marino si aprono anche quest’anno per il tradizionale appuntamento natalizio con i capolavori dell’arte. Dal 3 dicembre al 10 gennaio 2016 il Comune di Milano offre la possibilità di ammirare in Sala Alessi una maestosa opera di Pietro Paolo Rubens, l’Adorazione dei pastori: una grande pala d’altare riscoperta come opera del pittore fiammingo solo nel 1927 dal grande storico dell’arte Roberto Longhi, folgorato dalla sua visione nella Chiesa di San Filippo Neri a Fermo. L’opera è oggi conservata nella Pinacoteca Civica della città marchigiana. “Si rinnova anche quest’anno l’incontro tra Milano e i grandi capolavori dell’arte che i milanesi non possono ammirare nei musei della Città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Per le feste 2015 l’opera giunge da Fermo ed è stata realizzata da uno dei più grandi artisti di tutti i tempi proprio in Italia, e proprio per una chiesa italiana: la testimonianza di un intreccio felice, e al tempo stesso spettacolare, tra la tradizione fiamminga e l’arte del nostro Paese, che con la sua storia ha influenzato lo sviluppo di tutta l’arte europea. Un’opera grandiosa che richiama i temi della Natività, spandendo luce e bellezza intatte a distanza di quattro secoli sulle giornate di festa di tutti milanesi e i visitatori della nostra Città”. “E’ motivo di orgoglio per la Città di Fermo – ha dichiarato il Sindaco Paolo Calcinaro - aver instaurato questo rapporto di collaborazione con la Città di Milano attraverso una delle opere simbolo del nostro patrimonio culturale, l’ “Adorazione dei Pastori” del Rubens. Un vanto per il nostro territorio che siamo lieti di poter mettere nella disponibilità dei visitatori italiani ed esteri attesi. L’arte è, da sempre, uno strumento in grado di promuovere l’Italia e le sue bellezze e di veicolare i preziosi giacimenti culturali nazionali, che sono tali grazie anche a quanto le Comunità più piccole, come la nostra, sono in grado di poter esprimere. L’auspicio è che questo percorso virtuoso intrapreso prosegua con ulteriori sviluppi come segno di contributo alla maggiore crescita culturale del nostro Paese”. “Nell’esprimere soddisfazione per questo risultato – ha dichiarato il vice Sindaco e Assessore alla Cultura e al Turismo della Città di Fermo Francesco Trasatti - mi è gradito ringraziare il Comune di Milano, in particolare l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno con cui negli ultimi tempi ho interloquito in modo diretto, affinché un’opera di così grande pregio della nostra Pinacoteca fosse esposta a Palazzo Marino. Ci onoriamo di averla potuta mettere a disposizione in un contesto che la vedrà protagonista di un’altissima attenzione turistica e mediatica. E’ proprio nella cooperazione fra comunità che si possono realizzare progetti ambiziosi come questi e che hanno una valenza ed un impatto sul pubblico straordinariamente positivi, perché attraverso la cultura e l’amore per il bello si può far crescere la piccola grande Italia”. “Ogni centro storico del nostro Paese, anche il più nascosto, è uno scrigno che racchiude eccellenze d’arte, opere di maestri italiani, o tracce lasciate da artisti stranieri che da sempre – come lo stesso giovane Rubens – scelgono l’Italia come meta imprescindibile della loro formazione” – afferma Giovanni Bazoli, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo. “Riscoprire i tesori custoditi in ogni angolo del Paese e valorizzare l’inestimabile patrimonio nazionale è un obiettivo fondamentale del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, come dimostra il rinnovato sostegno a questa iniziativa espositiva. Nel segno di una consolidata collaborazione tra le istituzioni cittadine e la nostra Banca, tra pubblico e privato, è stato possibile concretizzare l’irripetibile occasione di vedere esposta nel palazzo comunale l’Adorazione di Fermo. Sulla stessa Piazza della Scala si affacciano le Gallerie d’Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo, che, contemporaneamente alla presentazione di Rubens, propongono una grande retrospettiva dedicata al maggior pittore del Romanticismo italiano, Francesco Hayez. Nel periodo delle festività natalizie, si svolgono in città due importanti eventi culturali, che instaurano un dialogo ideale fra due protagonisti della storia della pittura europea. Una sinergia tra Palazzo Marino e le Gallerie di Piazza Scala, capace di potenziare e arricchire ulteriormente l’attrazione culturale e turistica di Milano e di una piazza che, con il suo celeberrimo teatro, è un luogo simbolo della città nel mondo”. “La Rinascente si riconosce in una così bella storia di partecipazione e condivisione, perché fin dalle sue origini ha scelto di includere nel suo DNA il tessuto urbano, storico, sociale e artistico della città dove è stata fondata, esattamente 150 anni fa, dai fratelli Bocconi”, dice Alberto Baldan, amministratore delegato de la Rinascente. Patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale - e con il sostegno di la Rinascente, l’iniziativa, organizzata anche quest’anno con la regia di Palazzo Reale, è realizzata insieme alla Città di Fermo - Pinacoteca Civica in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala, curata da Anna Lo Bianco e organizzata in collaborazione con Civita. Anticipazione del progetto che vedrà protagonista Rubens in una grande mostra a Palazzo Reale nell’autunno del 2016, la scelta dell’opera risponde a diverse motivazioni che si intrecciano tra loro creando una felice opportunità. In primo luogo il soggetto in tema con le festività natalizie. La grande tela dell’Adorazione dei pastori, che Rubens dipinse nel 1608, celebra infatti il momento più intimo e suggestivo della Natività e ci appare come una composizione dipinta in una luce notturna densa di bagliori, nella quale si stagliano le monumentali figure della Vergine con il Bambino, San Giuseppe e i pastori, ideati come protagonisti e testimoni dell’evento straordinario, a contorno del Bambino da cui si irradia una luce chiarissima che raggiunge il gruppo di pastori e l’anziana donna al centro, rapiti e partecipi dello straordinario evento. Il più giovane dei pastori, con la veste rossa, indica il Bambino agli altri: la sua posa in ginocchio e la sua statuaria bellezza richiamano l’influsso delle sculture classiche, che ispira così tanto Rubens. La Gloria di angeli in alto amplifica tutta la composizione rendendola tumultuosa e densa di pathos, in anticipo sul Barocco. Una scena davvero suggestiva, che fa rivivere un momento centrale della tradizione del Natale. Un’opera grandiosa che racchiude in sé tutte quelle prerogative che raramente ritroviamo unite in un unico dipinto: la qualità altissima, che esprime tutta la forza della pittura del grande artista in questa sua fase di prima maturità, ma anche l’ampia documentazione che permette di seguire tutto l’iter dell’esecuzione, avvenuta in breve tempo e quindi di getto, senza ripensamenti, correzioni, difficoltà. Una situazione davvero unica. In secondo luogo: perché Rubens? Si tratta di un artista così famoso e così centrale per la storia dell’arte europea, eppure forse ancora poco o parzialmente conosciuto in Italia, dove viene considerato semplicemente “fiammingo”. Al contrario, il suo soggiorno in Italia dal 1600 al 1608, seppur breve, lascia un segno indelebile nella sua pittura, che rimarrà vitale per sempre. Un’ influenza - questa dell’Italia su Rubens, appassionato di scultura classica e di maestri rinascimentali - che tutta la critica riconosce ed esalta. Se però l’Italia è fondamentale per Rubens, altrettanto possiamo dire di Rubens per l’Italia: a lui si devono i primi segnali della nascita del Barocco che si diffonde in espressioni altissime in ogni regione. L’Adorazione dei pastori rappresenta il punto più alto dell’invenzione del pittore, in un momento riassuntivo della sua formazione, anticipando la sua ricerca successiva e gettando le basi per la grandiosità, appunto, della maniera barocca. Un capolavoro assoluto dunque ed il saluto, o meglio l’addio, all’Italia di Rubens, che il 28 ottobre 1608 riparte per Anversa per non fare mai più ritorno nel nostro paese. Rubens fu anche un grande maestro per gli artisti più giovani. Ed ecco l’altra importante ragione che ha guidato la scelta di Rubens per la mostra di Palazzo Marino. Questa occasione vuole infatti offrire al pubblico un’ anticipazione di quella grande mostra dedicata proprio a “Rubens e la nascita del Barocco” che aprirà nel prossimo autunno a Palazzo Reale, con opere provenienti da grandi musei internazionali, messe a confronto tra loro, ma anche con la statuaria classica che le ispirò e con i dipinti dei giovani talenti del barocco, sui quali Rubens lascia un segno evidente: questa esposizione, quindi, anticipa e prepara a quella che seguirà, introducendo i visitatori nella magia dell’arte grandiosa e potente dello straordinario mondo di Rubens. A tutte queste ragioni se ne aggiunge un’ultima, molto importante per il suo risvolto etico. Con questa scelta infatti il Comune di Milano ha voluto selezionare un grande capolavoro proveniente da una piccola città, valorizzando così una delle numerose, quanto poco note, eccellenze artistiche disseminate nel nostro Paese e molto spesso nelle località meno frequentate. Un insieme di circostanze favorevoli, dunque, che l’Adorazione dei pastori di Rubens riassume con la sua grandiosa bellezza. Il catalogo della mostra, edito da Marsilio, raccoglie testi di Anna Lo Bianco, Stefano Zuffi, Giovanni Morale e Cecilia Paolini. La mostra conterà inoltre su un allestimento che ne valorizza il valore emblematico e suggestivo.