(ASI) - Teramo - Il Festival della "Follia" di Teramo, dopo Paolo Crepet e Marcello Veneziani, accoglie un altro grande nome della cultura italiana.
Infatti, nel pomeriggio di domenica 13 settembre 2015, è stato a Teramo Vittorio Sgarbi, per un incontro ( con inizio alle ore 19.00) presso l'Auditorium S.Carlo del Museo Civico Archeologico "F.Savini", in Via Delfico 30, moderato dal giornalista de "L'Intraprendente" Gianluca Veneziani. Per il grande afflusso di gente accorsa ad assistere al convegno, è stato allestito anche un maxi schermo nel cortile interno del Museo al piano terra.
Il noto critico d'arte ha guidato il pubblico in un excursus "sulla follia come oggetto o ragione della pittura". Un percorso ideale partito da "La nave dei folli", dipinto della fine del Quattrocento di Hieronymus Bosch, fino al celebre "Autoritratto" di Antonio Ligabue del Novecento.
"Nella storia dell'arte – ha dichiarato nella presentazione Sgarbi - molti sono gli artisti la cui mente è attraversata dal turbamento, che si esprimono in una lingua visionaria e allucinata. Uomini e donne come noi, condannati senza colpa, incriminati senza reati per il solo destino di essere diversi, cioè individui" .
Anche noi abbiamo intervistato il Maestro Vittorio Sgarbi che è stato partecipe di un simpatico scambio di battute col sottoscritto:
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia