(ASI) Cos’è la democrazia e questa esiste ancora? A queste annose domande ha provato a rispondere Marina Lalatta Costerbosa nel suo saggio “La democrazia assediata – saggio sui principi e sulla loro violazione” edito da DeriveApprodi.
L’obiettivo del libro è sicuramente ambizioso ma l’autrice, docente presso l’Università di Bologna, sembra raggiungere lo scopo dopo una lunga e articolata analisi in cui sviscera ogni possibile forma di governo democratico e come i presupposti di questo oggi vengano continuamente stravolti.
L’analisi parte da molto lontano e da quell’idea di popolo che dovrebbe essere alla base di questa concezione politica che può perfino arrivare ad essere radicale, tenendo presente che “il dominio della maggioranza, caratteristico della democrazia, si distingue da ogni altro tipo di dominio perché, secondo la sua più intima essenza, non soltanto presuppone, per definizione stessa, un’opposizione - la minoranza – ma anche perché riconosce politicamente tale opposizione e la protegge coi diritti fondamentali e con le libertà fondamentali”. Un’idea questa che ovviamente pone al centro della democrazia quel demos che la attua e che, secondo Aristotele, era proprio colui che “è capace di governare e di essere governato” anche senza la mediazione di rappresentanti concependo quasi una visione anarchica e autarchica della democrazia.
La questione si complica in tempi moderni con Kant e con l’introduzione dei concetti morali nella visione politica e con il ruolo di un mondo pubblico simbolo di “un potere che deve essere per esso pienamente accessibile, trasparente, emendabile o accettabile”.
Rousseau sembra invece rifarsi ad una concezione più aristotelica sostenendo che “l’umanità sarebbe l’ideale se si fosse in presenza della volontà generale” pur sottolineando che “l’umanità è la condizione peggiore, se si è in presenza della volontà di tutti”.
Per l’autrice oggi la democrazia non solo è sotto attacco da più parti ma rischia di essere superata dalla post-democrazia figlia di quell’uomo economico che oggi domina il mondo senza riguardo alle regole basilari del vivere civile. Tra i pericoli moderni la scrittrice individua la pervasività del neoliberismo, la privatizzazione della sfera pubblica , il dominio tecnologio, la corruzione, la precarizzazione e la burocrazia tratteggiando quindi un quadro che noi in Italia siamo ormai fin troppo abituati ad osservare.
Libro sicuramente non semplice ma indicato a tutti coloro che non solo si occupano di politica ma che si interessano alla cosa pubblica, anche perché l’autrice ha cercato di rendere il tutto assimilabile dalla gran parte dei lettori.
M. Lalatta Costerbosa “La democrazia assediata – saggio sui principi e sulla loro violazione” DeriveApprodi, pagg. 194, euro 17,00.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia