(ASI) Nel giorno della passione di Cristo una stella in più brilla nel cielo portando con sé il dolce sorriso di Gabriel Garcia Marquez.
Lo scrittore colombiano si è spento all'età di ottantasette anni nella sua casa di Città del Messico, lasciando il ricordo di un uomo appassionato della vita nelle cui parole ricorreva spesso il termine Amore. "Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell'amore. Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi."
E, come Papa Francesco, (anche lui sudamericano), Garcia Marquez ci ha insegnato a prenderci cura di coloro che amiamo, a trovare il tempo di dire " mi spiace ", "perdonami", "per favore", "grazie".... come se ogni attimo fosse l'ultimo che stiamo vivendo.
Considerato il maggior esponente del 'realismo magico', lo scrittore nacque il 6 marzo 1927 ad Aracataca, in Colombia e, dopo aver dedicato una vita alla letteratura, nel 1982 fu insignito col Premio Nobel. Nel suo indimenticabile discorso Garcia Marquez ricordò le parole pronunciate dal suo maestro William Faulkner... " mi nego ad ammettere la fine dell'uomo... Noi inventori di favole che crediamo a tutto, ci sentiamo in diritto di credere che non è ancora troppo tardi per intraprendere la creazione di una nuova e devastante utopia della vita, dove nessuno possa decidere per gli altri addirittura il modo in cui morire, dove davvero sia certo l'amore e sia possibile la felicità, e dove le stirpi condannate a cento anni di solitudine abbiano finalmente e per sempre una seconda opportunità sulla terra."
Autore di "Cent'anni di solitudine", il romanzo che diede un 'volto nuovo' alla narrativa mondiale, rompendo con gli schemi letterari tradizionali, Garcia Marquez sosteneva che "in definitiva la letteratura non fosse altro che falegnameria... scrivere qualcosa è quasi difficile quanto fare un tavolo. Con entrambi hai a che fare con la realtà, un materiale duro quanto il legno. Fondamentalmente è richiesta molta poca magia e moltissimo duro lavoro." Ma con la sua opera l'autore colombiano riuscì a cancellare il tempo, facendoci percepire un'opportunità di salvezza.
Ed è con questa speranza che noi vogliamo conservare il ricordo di Gabriel Garcia Marquez. Noi crediamo nella possibilità di Risorgere!
Maria Vera Valastro - Agenzia Stampa Italia