Dipinta nel 1523, la tavola raffigurante Lo Sposalizio della Vergine, fu una delle ultime opere che l’artista creò a Firenze prima di recarsi a lavorare in Francia, dove morì nel 1540. Da qui la proposta dell’Ambasciatore d’Italia in Francia, Giandomenico Magliano, di una presentazione dell’opera e del suo restauro presso la Sede diplomatica italiana a Parigi, prevista dal 4 al 28 febbraio 2014, quale occasione unica e speciale per offrire al pubblico francese, nel quadro della diplomazia culturale italiana, una delle opere più suggestive della produzione manierista fiorentina, ed al contempo valorizzare oltralpe la scienza e tecnica del restauro, di cui l’Italia si pone all’avanguardia a livello mondiale.
La Mostra presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi, la cui valenza è stata sancita dal conferimento dell’Alto Patronato del Signor Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà ulteriormente arricchita dalla collaborazione del Musée du Louvre, il quale organizzerà in contemporanea ed in stretto raccordo con l’Ambasciata un approfondimento sui dipinti di Rosso Fiorentino custoditi nel museo parigino e sulla Scuola di Fontainebleau, promuoverà all’Auditorium del Louvre un convegno sul restauro e parteciperà alla redazione del catalogo (edito da Allemandi).
Alcune note sull’opera
Il committente del dipinto, Carlo Ginori, uno dei più importanti banchieri fiorentini nonché ricchissimo mecenate, aveva da poco fatto costruire il palazzo di famiglia, ancora appartenente ai Ginori, nell’omonima strada vicina alla chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Il complesso tema del dipinto, studiato dallo storico dell’arte Carlo Falciani (1996), testimonia i legami fra il committente e il pittore e la loro “simpatia” per i pensieri savonaroliani. Tutto questo emerge con chiarezza oggi, alla luce del restauro condotto con professionalità e sensibilità da Maria Teresa Castellano, diretto da Monica Bietti, finanziato da Art Defender, nella propria sede toscana.
Alcune indagini diagnostiche svolte dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il risanamento del supporto ligneo, la tenuta del colore, la sicurezza della movimentazione logistica che si avvale dei mezzi più sofisticati messi a punto da Arterìa (sponsor tecnico), la valutazione dell’ambiente e la sua messa in sicurezza dal punto di vista climatico e dei parametri calore-umidità (messi a punto in raccordo tra Soprintendenza e Ambasciata), il progetto espositivo di Contemporanea Progetti (sponsor tecnico), hanno dato le indicazioni positive indispensabili alla sicurezza dell’operazione.
La pratica di autorizzazioni è quindi conclusa e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, attraverso i suoi organi, ha concesso il prestito dell’opera che verrà esposta nella sede dell’Ambasciata d’Italia in Francia.ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione