(ASI) Il vero volto di Machiavelli. L'esposizione La Via al Principe. Machiavelli da Firenze a San Casciano (10 dicembre 2013-28 febbraio 2014, Sala Galileo-Tribuna Dantesca BNCF) vuole presentare in maniera chiara accessibile anche ai non specialisti il Machiavelli ‘storico’, per sfatare il Machiavelli ‘mitico’, fondato su una conoscenza arbitraria e spesso lacunosa della sua opera e della sua biografia. Nella mostra, articolata in nove sezioni lungo un percorso biografico e cronologico, si ricostruisce la figura di Machiavelli fino alla stesura del Principe: una biografia tortuosa per una vita difficile, dagli studi dell'infanzia, fino alla Segreteria della Repubblica, alla caduta in disgrazia, all'esilio di San Casciano e alla redazione de Il Principe. Grazie all’impressionante ricchezza di documentazione posseduta dagli Istituti fiorentini coinvolti nella mostra (dai documenti di cancelleria e registri dell'Archivio di Stato ai manoscritti e cinquecentine della Biblioteca Nazionale Centrale e delle altre importanti biblioteche fiorentine), la figura di Machiavelli esce dallo stereotipo e ritrova le ragioni storiche che ne hanno motivato l'agire, le contingenze sottese alla stesura della sua opera più celebre. Un Machiavelli finalmente non più machiavellico si riappropria della complessa profondità delle proprie azioni e del proprio pensiero, in un momento storico cardine per Firenze.
Fra i tesori dell’esposizione il Manoscritto autografo dell’Arte della guerra, conservato presso la sezione Manoscritti e rari della BNCF, e la Tavola Doria, che s’ipotizza sia una copia tratta dall’affresco leonardesco Battaglia d’Anghiari, se non eseguita dallo stesso Leonardo, databile post 1503. La Tavola Doria, dopo il clamoroso ritorno in Italia a seguito di un accordo internazionale con il Tokyo Fuji Art Museum (la nostra polizia le dava la caccia dal 1938), è stata esposta in Italia solo nel novembre 2012 a Roma, nelle sale del Quirinale e, più recentemente, ad Anghiari. L’esposizione all’interno della Mostra di Machiavelli rappresenta l’ultima occasione per ammirare questo capolavoro prima del suo rientro in Giappone, previsto dall’accordo con il museo giapponese. Fra le circa 120 opere in mostra, viene esposto anche il Bando di cattura di Niccolò Machiavelli, 19 febbraio 1512, conservato all’Archivio di Stato di Firenze, l’estratto originale della registrazione ufficiale scoperto recentemente dallo storico Stephen Milner. Non mancano inoltre autografi di lettere, minute di documenti, carteggi legati all’incarico di Cancelliere fino ai manoscritti delle opere letterarie di Machiavelli del periodo quali Belfagor, Andria, Serenata. Si finisce con un piccolo epigramma, scoperto proprio durante le ricerche per la mostra dallo studioso Alessio Decaria, in memoria di un cagnolino appartenuto a Lorenzo Strozzi.
Ad arricchire la mostra e a fornire una contestualizzazione anche iconografica dei documenti esposti, ci sono circa 15 opere, provenienti dalle collezioni del Polo Museale fiorentino e di privati, tra cui molti ritratti di personaggi chiave del periodo storico quali il Ritratto di Pier Soderini di Ridolfo del Ghirlandaio e il Ritratto di Cesare Borgia detto il Valentino di Cristofano dell’Altissimo, e l’elegantissimo bronzetto raffigurante La Fortuna dell’artista veneziano Danese Cattaneo.
Il Comitato per le celebrazioni del V Centenario de Il Principe, presieduto dall'onorevole Valdo Spini e dal professor Sergio Givone, assessore alla cultura del Comune di Firenze, di cui fanno parte rappresentanti di tutte le istituzioni politiche e culturali del territorio, ha affidato alla BNCF il compito di organizzare la Mostra con cui Firenze celebra il suo illustre concittadino. Si è quindi costituito un comitato scientifico, composto dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Polo Museale, l'Archivio di Stato di Firenze, l’Università degli studi, rappresentata da illustri docenti, esperti di Machiavelli, quali Francesco Bausi, Riccardo Bruscagli e Marzia Pieri che ha organizzato la mostra La Via al Principe. Machiavelli da Firenze a San Casciano (10 dicembre 2013-28 febbraio 2014) con il sostegno del MiBACT e della Regione Toscana.
La mostra fiorentina segue la grande esposizione Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo, 1513 – 2013, dedicata alla fortuna e alla diffusione dell’opera del grande Segretario fiorentino, organizzata, su iniziativa dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, a cura di Alessandro Campi e Marco Pizzo, con il supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, a Roma presso il Complesso del Vittoriano da Comunicare Organizzando, con il coordinamento generale di Alessandro Nicosia, e riproposta, dopo il grande successo di pubblico, a Washington e a New York nell’ambito dell'Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.
L'esposizione sarà ospitata nelle sale monumentali della Biblioteca Nazionale Centrale e sarà inaugurata il 10 dicembre del 2013 (data della lettera di Niccolò Machiavelli a Francesco Vettori). All’inaugurazione parteciperanno il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, il Direttore generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il diritto d’autore e direttore generale per gli archivi, Rossana Rummo, il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il Presidente della Regione Enrico Rossi, l’Assessore alla cultura del comune di Firenze, Sergio Givone, l’Assessore alla cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti, il Presidente del Comitato Machiavelli Valdo Spini ed altre autorità.
Il giorno precedente, lunedì 9 dicembre alle ore 17,45, nello storico teatro Goldoni, l'attore Fabrizio Gifuni leggerà Il Principe. Introdurrà la lettura Riccardo Bruscagli. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Appuntamento a cura della Fondazione Teatro La Pergola.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione