(ASI) Il 29 novembre 2013 in Agnone è stato costituito il Comitato promotore del Parco Archeologico Interregionale dell’Alto Sannio, con il coinvolgimento dei Comuni Abruzzesi di Alfedena (L'Aquila) e Schiavi di Abruzzo (Chieti) e Molisani di Agnone, Pescopennataro, Pietrabbondante, tutti in provincia di Isernia.
La cosa importante è che gli amministratori dei Comuni attualmente interessati e di altri da coinvolgere, sappiano cogliere l’occasione per ricucire il tessuto territoriale almosaviano (altosannita ovvero dell’ Alto Molise Sangro Vastese) che, 50 anni fa, politici incuranti di storia e cultura, mossi dalla possibilità di accedere a risorse pubbliche e dalla sicurezza di poter creare tante nuove poltrone da occupare, smembrarono e sottoposero alle attuali 4 province de L’Aquila, Campobasso, Chieti e Isernia, e alle attuali due regioni, Abruzzo e Molise, accelerandone la desertificazione materiale e morale.
In particolare, il progetto del Parco Archeologico interregionale nasce al fine di unire le forze per mettere in rete il patrimonio comune sannita di cui ciascuno dei comuni coinvolti dispone, con l’obiettivo di salvaguardare in maniera omogenea un patrimonio che non può essere separato in virtù degli attuali vincoli geografici e suddivisioni amministrative imposte a livello provinciale.
Ne è convinto L'assessore regionale alla Cultura Domenico Ioffredi, secondo il quale “L’obiettivo primario da perseguire è quello dell’integrazione tra le varie amministrazioni coinvolte nel Parco dell’Alto Sannio, in un contesto di respiro interregionale; buon punto di partenza è sicuramente l’accordo già siglato qualche anno fa tra Abruzzo e Molise, regioni sui cui territori insiste la maggior parte dei ritrovamenti del popolo sannita”.
Alla luce dell'evento appena descritto, va ripetuto che gli attuali amministratori dei Comuni di montagna di confine tra Abruzzo e Molise portano, sulle loro spalle, una grossa responsabilità, poiché, in previsione dell’ormai certa cancellazione delle province e della quasi certa eliminazione della Regione Molise, sarebbe delittuoso non approfittare di questa occasione storica per estendere ad altre materie, quali sanità, viabilità stradale e ferroviaria, banda larga, poli industriali, scolastici e sportivi, la stessa metodologia utilizzata per la costituzione del Parco Archeologico Territoriale dell’Alto Sannio.
Enzo Carmine Delli Quadri