(ASI) É un Paese che inizia a sgomitare perché la sete di cambiamento bussa sempre più forte alla porta delle famiglie italiane. E una porzione di questa Italia che prova a fare la voce grossa si é data appuntamento all'ingresso dell'Auditorium del Salone del Libro per il tanto atteso incontro con Matteo Renzi.
In occasione della pubblicazione del suo libro " Oltre la rottamazione. Nessun giorno é sbagliato per provare a cambiare", il sindaco di Firenze ha dato prova ancora una volta di essersi guadagnato la fiducia di molti italiani, con i suoi buoni propositi di concretezza e lealtà.
Intervistato da Mario Calabresi, direttore de La Stampa, Renzi ha parlato di sé in veste di politico ma, ancora prima, di uomo.
Non si pente di aver fatto uso nel suo libro del termine 'rottamazione', perché diversamente i media non lo avrebbero considerato e aggiunge" Il messaggio é passato, forse anche troppo, perché qualcuno che appartiene alle generazioni precedenti mi ha detto: 'rottama tua sorella'.... Forse con questo messaggio abbiamo fatto un po' paura ma io sono affezionato a questa parola anche se oggi mi piacerebbe trovarne una che dia più il senso dell'impresa condivisa... di costruzione più che di distruzione. Alla base di questo concetto vi é comunque la necessità di un ricambio."
Ma nel suo libro il sindaco fiorentino scrive anche di gentilezza, concetto apparentemente contrastante con quello di rottamazione..
"Beh, la gentilezza é l'antidoto contro la volgarità. Con questo termine non intendo solo riferirmi al complesso delle buone maniere, ma al modo di relazionarsi. Abbiamo bisogno di un processo attraverso il quale agli italiani venga restituito il meccanismo di bipolarismo gentile, che spinga a non parlare male degli altri, ma a rispettare l'avversario pur ammettendo che destra e sinistra sono due cose diverse."
E ripercorrendo la strada seguita da Bersani, avanza una ' critica gentile' al suo avversario: il suo errore più grande in campagna elettorale? Quello di non averla fatta. Una sinistra troppo sicura di sé inoltre ha favorito Berlusconi permettendogli di recuperare un ruolo in questa legislatura. Nell'atto che ha visto l'ex premier pulire la sedia di Travaglio, in realtà si nascondeva ben altro. Berlusconi in quel momento stava pulendo cinque anni di governo!
Ma qual è la concezione di leadership che Matteo Renzi si é creato?
"Chi si ricorda un uomo solo al comando si ricorda di una radiocronaca del 1949, una tappa del giro d'Italia in cui si parlava di Fausto Coppi. Un uomo solo al comando é una descrizione straordinaria e non dobbiamo leggere il leaderismo come qualcosa di negativo. Senza leadership le elezioni si perdono, non prendiamo in giro."
Sull'assenza del Pd alla manifestazione della Fiom il sindaco di Firenze ha dichiarato: "Il Pd ieri non doveva andare in piazza. Non dobbiamo andar dietro ai sindacati. Un partito politico non vive di manifestazioni fatte dagli altri.... Mi piacerebbe che si ascoltasse anche il grido disperato di un imprenditore o la voce di un artigiano.... "Non é con le manifestazioni che si combatte la povertà, ma con atti concreti."
In riferimento al M5S, poi, Renzi ironizza sulla questione degli scontrini e aggiunge :" prendete quei soldi e governate...Io penso che il gruppo cinque stelle si spaccherà perché non hanno ancora deciso cosa fare da grandi e hanno posizioni troppo rigide e ortodosse. All'interno del movimento ci sono persone molto competenti ma dubito che possano fare passi avanti solo con le polemiche."
Ma cosa farà Matteo Renzi adesso? "Farò il sindaco. Io non voglio poltrone da riempire, faccio politica perché ho delle idee. Nei prossimi mesi, se siamo bravi, le cose di cui abbiamo parlato si realizzeranno indipendentemente dal ruolo che andrò a ricoprire." Pensiero ed azione, dunque, le parole d'ordine del Renzi politico che, nel suo tempo libero, ha preferito rinunciare a Facebook per dedicarsi alla lettura di un bel libro di poesie e permettere alla mente di ossigenarsi.
Maria Vera Valastro - Agenzia Stampa Italia
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