Di commemorazione civile e analisi storica parla anche il ricercatore ternano Marco Petrelli: “Furono migliaia i nostri connazionali internati nei campi titini o gettati nelle cavità carsiche note come Foibe. Tra i morti non solo fascisti ma moltissimi civili, carabinieri e perfino partigiani che non avevano prestato fedeltà a Tito. Di fronte ad un evento così ampio e articolato l'obiettività dello studio e della ricerca non può essere oscurato da facili e sciocche letture strumentali”.
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