(ASI)Campania -Lettere in Redazione. Città del nord come Modena importano i progetti campani abbandonati dalle istituzioni locali. Eruzioni Festival – Independent Performing Arts, progetto curato dall'Associazione Culturale Officinae Efesti, svoltosi nella Città di Ercolano per cinque edizioni, dal 2006 al 2010, e poi letteralmente abbandonato dalle istituzioni locali, diviene modello ispiratore per la Città di Modena.
La peculiarità del progetto Eruzioni Festival è la capacità di coinvolgere fortemente il territorio, sia dal punto di vista geografico che sociale, producendo risultati interessanti in termini di ricaduta positiva sulla comunità di riferimento, anche sul versante della promozione del turismo culturale. Negli anni è stato valorizzato il patrimonio storico artistico della Città di Ercolano, le ville, gli scavi, i cortili e i palazzi storici sono stati scenografia naturale per i ricercati spettacoli di teatro contemporaneo tra cui: Ricci Forte, Ascanio Celestini, Societas Raffaello Sanzio, Banda Osiris e tanti altri. Restano memorabili le performance teatrali organizzate a mezzanotte sul cono del Vesuvio, esperienze indimenticabili che hanno segnato la memoria delle centinaia di spettatori e turisti.
Gruppi di cittadini nel corso degli anni sono divenuti protagonisti attivi del progetto, si sono presi cura infatti dell’ospitalità degli artisti durante i periodi di permanenza al Festival, aprendo le loro case, allestendo i cortili e imbandendo le tavole, chiedendo come moneta di scambio solo un azione artistica nei luoghi del loro quotidiano. Emblematici furono le cene e gli spettacoli organizzati lungo il Mercato Storico di Pugliano, tra abiti usati e danze popolari.
Eruzioni Festival si è sempre contraddistinto come laboratorio e vetrina, un osservatorio che per primo in Campania ha incoraggiato e favorito lo sviluppo delle arti performative indipendenti; un modello di complessità multidisciplinare in perenne ricerca di se stesso, spazio principe per le culture contemporanee.
“Nel corso degli anni abbiamo cercato di costruire un progetto culturale forte in un contesto sociale di frontiera, condiviso dai cittadini e apprezzato dalla critica, ascoltando i bisogni autentici degli artisti e degli spettatori. Ci siamo inventati un contenitore e abbiamo modellato ogni volta un contenuto, fidelizzando un pubblico pensante e pagante. Tutto questo non è bastato a mettere in sicurezza il progetto dalla sciatteria della politica e dall’incompetenza degli amministratori locali” afferma il direttore artistico Agostino Riitano.
In risposta al persistente senso di smarrimento, cercando di non perdere mai il gusto del fare cultura, Officinae Efesti ha stretto un sodalizio con il Teatro dei Venti di Modena, con il quale ha deciso di immaginare e concretizzare un progetto di festival in Emilia Romagna facendo tesoro dell’esperienza di Eruzioni Festival. Il risultato è il Festival Trasparenze che debutterà a Modena dal 22 al 27 ottobre, un progetto con il quale - “Non cerchiamo di scoprire qualcosa di nuovo, ma qualcosa di sommerso, quella brace sotto la cenere che tiene calda la cultura e l’arte”.
Il lavoro della direzione artistica è stato supportato da una Consulta Giovanile, composta di cinquanta giovani tra i 16 e i 24 anni, residenti a Modena e provincia, ovvero nei luoghi del terribile recente terremoto. I giovani hanno visionato i circa 300 progetti artistici che sono pervenuti in risposta all’avviso pubblico, e dopo diverse sessioni di consultazione e discussione, hanno individuato i progetti da presentare nel programma e alla città. Il programma di questa prima edizione si compone di spettacoli, incontri, presentazioni e laboratori che abiteranno teatri, parchi pubblici e luoghi di aggregazione della città di Modena, che si vestirà per sette giorni con le aspirazioni e le visioni dei circa 50 giovani artisti ospiti. Trasparenze è un ennesimo azzardo, e invitiamo tutti a puntare insieme a noi!