(ASI) Con l’arrivo del Natale siamo pronti per invadere i cinema e riempire i box office per “svagarci” le feste con un buon film natalizio. Diventato oramai di tradizione, le varie produzioni cinematografiche hanno pronte pellicole per il mese periodo, con i nostri made in italy “Cinepanettoni” oppure i film Americani che da qualche anno hanno perso questa moda del film natalizio.
Questo dicembre 2016 sarà sicuramente ricordato per il ritorno dopo 13 anni l’attore Billy Bob Thornton nelle vesti di un Babbo Natale molto particolare; Babbo bastardo 2. Willie (Billy Bob Thornton) avrà di nuovo come irascibile compare “Nano” Marcus (Tony Cox). Questa volta il malvagio obiettivo natalizio sarà svaligiare un ente di beneficenza di Chicago. Soltanto l'ex ragazzino Thurman Merman (Brett Kelly), 120 chili di giovialità e bontà, riuscirà ancora una volta a tirar fuori da Willie qualche spiraglio di umanità. Le cose si complicheranno quando Willie e Marcus si troveranno tra i piedi Sunny Soke, l’invadente e piantagrane madre di Willie interpretata da una spassosa e istrionica Kathy Bates. A tutto questo si aggiunge l’irrefrenabile desiderio provato da Willie per Diane, interpretata da Christina Hendricks. Diane è la direttrice dell’associazione di beneficenza che il terzetto intende "ripulire", una donna dal cuore d’oro a cui sarà sempre più difficile resistere alle esplicite avance di Willie.
Come detto prima Babbo Bastardo ritorna dopo 13 anni, questa volta sotto la regia di Mark Waters, e come in tutti i sequel non sempre è facile ripetere il successo del predecessore, soprattutto se è diventato un cult del cinema popolare. Le differenze con la pellicola del 2003 sono varie ed evidenti, in primis si è preferito non esagerare con la volgarità del protagonista e soprattutto di non rendere il natale come semplice sottofondo per integrarci una storia fatta di truffe, sesso e delinquenza. La parte forte sono le gang tra i protagonisti, senza non perdere di vista l’accoppiata Willie-Thurman che rendono il film nel suo complesso piacevole. L'approccio tra il primo film e questo sequel è il medesimo, non potendo puntare ancora sull'originalità, si punta sulla risata grassa e da questo punto di vista il film è davvero esilarante e fa senza alcun dubbio il suo dovere. Di contro l'alchimia che aveva reso il film originale un classico natalizio fieramente alternativo qui si perde all'interno di dinamiche comiche.
Insomma un Natale 2016 che rivede un film particolare, dove non rappresenta in pieno il buonismo e la bellezza dell’aria natalizia, ma che può far svagare per 87 minuti chi desidera vedere un film fatto di volgarità e buonismo allo stato tempo.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia 9/12/2016