(ASI) “Non vi sentite sporche?”. Questa è la domanda che pone il personaggio di Gilda, (Sveva Alviti) ad Alice (Antonia Liskova) e Rossella (Alessia Piovan), relativamente alla “professione” di cam girl.
Come si dovrebbe sentire una ragazza a provocare via web uomini vogliosi? Per certi versi potrebbe sembrare un mestiere come un altro, un espediente per fare soldi facili, sfruttando la stupidità e la libido degli uomini, senza aver alcun contatto con loro.
Sesso virtuale, tutto insomma un gioco di immaginazione e finzione, che può diventare un mezzo per risolvere diversi problemi economici. Infatti, Alice è una brillante free-lance, che nel suo lavoro è stata solamente sfruttata e presa in giro; Rossella ha dovuto abbandonare gli studi prsto e che non ha altri talenti a parte la bellezza; Gilda è una barista con un fidanzato meccanico con gravi problemi economici; Martina (Ilaria Capponi) è una giovane talentuosa giocatrice di basket orfana di madre che cerca di arrotondare. Donne, figlie di questo tempo ingrato, che non premia e non dà opportunità e che costringe quelle che sarebbero quattro belle e brave ragazze a percorrere questa via, che secondo la giurisprudenza italiana è assimilabile allo sfruttamento della prostituzione. Il film ricostruisce bene le difficoltà iniziali delle giovani e il percorso legale ed esistenziale che le porta ad avviare la loro attività, che nasconde molte insidie. Infatti, fare la cam girl non è una cosa semplice e i pericoli sono molto più grandi di vantaggi. L’opera di Mirca Viola presenta con realtà questo mondo, dove gli uomini sembrano perlopiù dei pervertiti o dei maniaci e le donne sono sospese tra le difficoltà di tutti i giorni e questo lato oscuro, che cercano di gestire, ma che prima o poi le logora dentro.
Alcune ritorneranno alla loro precedente vita, altre potranno trovare una bella via d’uscita, altre proveranno solo amarezze e atre ancora rovinano per sempre la loro vita. Decisamente apprezzabile è la performance delle quattro protagoniste. Nulla da dire di Antonia Liskova che è la “capitana” del gruppo e fa sentire molto la sua presenza ed esperienza; brillante Alessia Piovan che, dopo particine ne “La ragazza del lago” e “Nine”, dà prova di essere pienamente in grado di sostenere il ruolo da protagonista e sorprendenti le due modelle all’esordio cinematografico: Sveva Alviti ed Ilaria Capponi.
L’Alviti dopo, una lunga esperienza nelle passerelle di tutto il mondo, si è avvicinata al cinema con alcuni corti e importanti video clip musicali, ha dato vita al personaggio più complesso, quello di Gilda, che da ragazza timida e semplice sarà quella che più cadrà nel lato oscuro. La Capponi è un’altra bellezza della regione Umbria, che si mette dunque sulla scia della Bellucci e della Chiatti, con esperienze a Miss Italia e ormai affermata anche lei nel mondo delle passerelle, esordisce decisamente bene con il ruolo della sportiva Martina che fra tutte le protagoniste sarà quella che manterrà più integra la sua indentità. Cam girl è dunque un film di denuncia, che tocca una tematica oscura, quanto delicata e che ci presenta quattro storie di donne, interpretate da quattro brave attrici. Una visione che fa riflettere.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia